Padre Nostro,
troppe volte, invece,
ti ho cercato come Padre mio,
volendomi riservare
un'egoista esclusività.
Troppe volte ti ho pensato
seduto lontano nell'infinità del cielo,
non riuscendo a vederti
mentre cammini accanto a me,
testimone afflitto
delle mie contraddizioni,
del mio egoismo,
delle mie ipocrisie.
Vorrei riuscire a sentire "Santo" il tuo nome,
nelle pieghe del mio cammino quotidiano,
non solo nei riti
e negli appuntamenti
di un calendario estraneo.
Vorrei riuscire ad essere
il semplice operaio,
che offre il suo servizio
alla realizzazione, fin da adesso,
su questa terra, e non domani,
della Tua Parola e della Tua Volontà.
Ma dovrei riuscire a liberarmi
delle nicchie in cui ho racchiuso la mia vita,
nelle quali voglio proteggermi
dall'autentica libertà.
Aiutami a trovare le cose
di cui ho veramente bisogno,
per essere autentico,
senza circondarmi da panacee
che sembrano donare
una felicità effimera.
Ti prego, guardami con benevolo amore,
tenendo conto di come io riesco a rapportarmi
con tutti quelli che, assurdamente,
ritengo "miei debitori",
persone "diverse" da me,
misurando la mia capacità
ad accoglierle come persone,
andando oltre il mio egoismo.
Aiutami a rialzarmi,
tutte le innumerevoli volte
nelle quali prevale il mio egoismo,
la mia voglia di sicurezza,
che mi porta a calpestare gli altri,
pensando solo al mio bene.
In questo, aiutami a liberarmi
di tutto ciò che mi incatena,
impedendomi di sentirti accanto,
soprattutto nei momenti
in cui il mio agire
sembrerebbe portarmi lontano da te.
Perdonami ti prego.