Si chiamavano Eugenio Viviani e Antonio Pellegrini , i due operai della ditta Morelli che svolgevano il proprio lavoro sul braccio della gru , quando il "braccio gru" e' crollato uccidendo i due operai.
Ora la magistratura farà la propria inchiesta... ed anche i servizi di prevenzione e sicurezza (Inail Asl Arpat) faranno altrettanto... al fine di accertare le cause.
Ma una cosa si può già affermare senza paura di sbagliare: essa riguarda il fatto che se il braccio della gru' e' caduto, significa che in precedenza non era stata effettuata su di essa la necessaria manutenzione...
Ora non basta proclamare il lutto cittadino, fare la processione di S.Croce senza luminari... no , e' necessario un moto di rivolta dei lavoratori , del sindacato, della popolazione.
E' necessario cambiare tutta l'organizzazione del lavoro basata sul lavoro precario, sulla mancanza di prevenzione, sul risparmio dei costi persino sulla manutenzione, su gli straordinari quando c'e' il lavoro e Cassa integrazione quando manca, sul massimo sfruttamento.
Il disastro della morte operaia a Lucca , si ripete ogni giorno anche in altre realta' d'Italia... ed allora il sindacato si muova... faccia uno sciopero generale e apra vertenze in ogni azienda per tutelare la sicurezza e salute dei lavoratori.
Umberto Franchi
Lucca 1 settembre 2017