Appello a chi vive del proprio lavoro
I governi che si sono succeduti in questi ultimi anni (da berlusconi a renzi).
Stanno cancellando i diritti che i lavoratori si sono conquistati con grandi sacrifici e lotte durissime.
Infatti:
- Hanno intaccato il primo diritto costituzionale che garantisce a tutti i cittadini il lavoro rendendolo precario, insicuro e peggio retribuito.
- Hanno penalizzato chi vive del proprio lavoro impedendogli di andare in pensione se non in tardissima età e con una retribuzione insufficiente.
- Hanno tagliato il diritto alla salute aumentando i ticket e i costi che lavoratori e pensionati devono sostenere per curarsi.
- Stanno distruggendo la scuola pubblica di ogni ordine e grado (dalla materna all'università).
- Hanno legalizzato infami forme di sfruttamento di chi vive del proprio lavoro incentivando l'uso abnorme dei voucher e facendo vivere i lavoratori sotto il costante ricatto del licenziamento senza giusta causa.
- Concedono privilegi e immunità a padroni e banchieri che hanno truffato migliaia di contribuenti.
- Stanno privatizzando sanità e istruzione pubbliche.
- Permettono la svendita delle nostre industrie strategiche a multinazionali straniere Continuano a spendere decine e decine di miliardi di euro per acquistare portaerei e bombardieri che servono ad alimentare tensioni e guerre.
- Perseguono la destabilizzazione di stati sovrani vendendo armi a chi finanzia gruppi terroristici.
adesso si spingono ben oltre
Vogliono stravolgere la Costituzione con una “riforma” che la rende incomprensibile e, quindi, utilizzabile per i propri fini inconfessabili. Facendo così svuotano di significato anche la prima parte della Carta Costituzionale. La rendono innocua e si adeguano a quanto richiesto da grandi società finanziarie internazionali (come J.P. Morgan) di cancellare le costituzioni nate dalla guerra al nazifascismo perché, tra l'altro, garantiscono troppi diritti ai lavoratori e contemplano il diritto alla protesta e permettono il dissenso verso le scelte governative.
Non è certamente un caso se Confindustria, Fondo Monetario Internazionale, agenzia di rating statunitense Fitch, grandi banche e multinazionali italiane e straniere si siano schierate per lo stravolgimento della nostra Costituzione e a favore di una legge elettorale (l'Italicum) che assieme disegnano una Repubblica non più fondata sul lavoro ma comandata da una minoranza padronale.
Infine, il favore espresso dal padronato italiano e straniero verso la riforma costituzionale, dimostra inequivocabilmente come il governo Renzi abbia definitivamente rinunciato a qualsiasi parvenza di sovranità e dignità nazionale.
Votando no alla controriforma costituzionale i lavoratori hanno l'occasione di invertire la tendenza al declino democratico del paese e riconquistare i diritti costituzionali al lavoro, alla salute, alla scuola, al futuro.