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Forza Sindaco!


Ci rivolgiamo ad Angelo Zubbani, primo cittadino della nostra città, affinché resista e non si faccia intimorire da chi in questi giorni sta soffiando sul fuoco del disagio e del problema della sicurezza pensando in questo modo di interpretare i sentimenti della maggioranza dei nostri concittadini. Può darsi che se si svolgesse un referendum oggi sull’allontanamento dei rom dal Lavello, vincerebbe la maggioranza dei sì (vincerebbero anche con i voti degli elettori e di molti “militanti” del centro-sinistra) ma non ci pare questa una ragione politicamente e culturalmente sufficiente.

Vorremmo far presente che oggi qualsiasi referendum sulle problematiche sociali che andasse appena al di là del proprio portafoglio e dell'uscio di casa propria vedrebbe vincere, se non stravincere, le forze e le posizioni culturali di centro-destra! Pensiamo a tutta le tematiche dei diritti civili, delle diversità, delle libertà di pensiero e di espressione del dissenso dalle cosiddette "normalità". Ci chiediamo, e ti chiediamo, come sarebbe andata, se nei periodi passati della nostra storia (penso ai nostri padri) i protagonisti dei grandi cambiamenti in senso democratico e costituzionale del nostro paese si fossero arresi alle pulsioni populiste e ai sentimenti maggioritari nel paese!
Ti diciamo " forza sindaco" perché in questi tempi di crisi, di disoccupazione crescente, di povertà incombenti, di disgregazione e complessità sociali, ci vuole davvero forza per resistere alla tentazione delle soluzioni apparentemente più immediate, a portata di mano, quelle soluzioni che placherebbero il malcontento; la soluzione della forza e dell'allontanamento dei problemi. Si dice continuamente che la società è sempre più complessa, sempre più frammentata, le relazioni sempre più difficili e complicate, e al contrario si ricorre alle soluzioni semplicistiche; l'allontanamento del disagio, la scomparsa fisica del problema, la soluzione della forza. E si fa l'errore di scambiarla per giustizia, per risanamento, per pulizia, per difesa della sicurezza. E ciò vale per ogni problema; dal problema degli sfratti, al problema delle tossicodipendenze, dal problema dell'alcolismo o delle malattie mentali, al problema dei rifugiati, dei clandestini, della prostituzione, delle marginalità più o meno occulte. Ci sono due modi di affrontare i problemi complessi: quello semplicistico dell'occultamento e dell'esclusione forzata, e quello complesso dell'integrazione e della convivenza, di cui nessuno si nasconde la difficoltà e complessità; ma sarebbe fin troppo facile con-vivere solo con chi ci piace!
Gli diciamo "forza" perché i suoi elettori gli hanno concesso un credito politico di non poco conto; governare una città disgregata e complessa con un programma e una coalizione di centrosinistra, che prevedeva, e tuttora prevede (sulla carta), politiche sociali di inclusione, di integrazione, di convivenza. Ci chiediamo, e ti chiediamo, se esiste , al di là delle frasi ad effetto tipo " ora basta, non ne possiamo più!" oppure " è ora di finirla con chi non rispetta le regole", un piano organico e partecipato sulle politiche sociali per questa città. Diciamo organico perché, nonostante i tagli del governo e la povertà dei bilanci, è pur sempre possibile disegnare un orizzonte culturale verso cui indirizzare le iniziative e diciamo partecipato perché per affrontare problematiche complesse come quelle sociali occorre la partecipazione dei molti soggetti che hanno esperienza in ogni settore. Per rimanere ai rom, ci chiediamo, e ti chiediamo, se è stato fatto abbastanza; nel senso di coinvolgere chi ha esperienza in merito e sta praticando altre proposte; pensiamo alla Fondazione Michelucci, pensiamo ai tanti volontari che in Italia e in Toscana stanno applicando programmi diversificati ed esperienze interessanti, pensiamo alle associazioni di volontariato. Certo, sono strade lunghe, spesso complesse e difficili, ma non abbiamo convenuto sulla complessità dei fenomeni? Apriamo un dibattito su questi temi; evitiamo di rinchiuderci nell'angolo della rassegnazione e della resa di fronte ai problemi.
Gli diciamo "forza sindaco" perché abbiamo fiducia nel fatto che possa resistere alle sirene della semplificazione e della mancanza di proposte, di chi fa consapevolmente tutta un'unica minestra ( talvolta veramente nauseabonda e pericolosa) mettendoci dentro delinquenza, criminalità, aggressione, assieme a marginalità, diversità, disagio estremo. Perché ci vuole forza per mantenersi dritti su strade difficili e apparentemente poco popolari , ma è altrettanto vero che, più la crisi economica e sociale andrà avanti e maggiori si riveleranno le contraddizioni, maggiore capacità di governare i fenomeni sarà richiesta alle istituzioni e ai loro rappresentanti, specie di centro sinistra.
I Volontari da salotto:
Silvano Leoni
Fabio Bernieri
Chiara Bernieri
Marina Babboni

Carrara 21/11/08

Altri firmatari: Buratti Gino



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Alle associazioni del Bilancio Partecipato del Comune di Massa
Oggetto: Convocazione dell'assemblea cittadina martedì 16 giugno dalle ore 18 alle ore 20 nella Casa delle Culture al Pomerio Ducale.
Sta per prendere il via il percorso di Bilancio Partecipato 2009.

Come già sa chi ha avuto modo di partecipare alle riunioni del gruppo di lavoro che in questi mesi si è dedicato con grande impegno alla stesura della bozza di Regolamento del Bilancio Partecipato, quest'anno il percorso sarà articolato lungo due binari.
  1. Primo binario, dedicato alla partecipazione dei cittadini (un campione estratto a sorte), regolato dal progetto presentato dall'amministrazione comunale e finanziato dall'Autorità per la Partecipazione della Regione Toscana; tale percorso sarà seguito da una società del settore attraverso facilitatori.
  2. Secondo binario, dedicato alla partecipazione delle associazioni e dei gruppi informali, autogestito ma avendo come riferimento la bozza di Regolamento di BP: questo ci consentirà di sperimentare la bozza di Regolamento, approvata nell'assemblea plenaria di lunedì 25 maggio.
I due binari avranno in comune la stazione di partenza e quella di arrivo.
La stazione di partenza sarà l'assemblea plenaria di avvio dei due percorsi che si svolgerà martedì 16 giugno alla Casa delle Culture, alla quale parteciperanno sia le associazioni che i cittadini. La stazione di arrivo sarà l'assemblea plenaria conclusiva, verosimilmente a ottobre, in cui i due percorsi confluiranno: ciascuno porterà le proposte progettuali elaborate per poi selezionare quelle sulle quali impegnare l'amministrazione. In tale assemblea potranno votare tutti i cittadini.
E' quindi fondamentale la partecipazione anche delle associazioni e dei gruppi informali all'assemblea del 16 giugno. Potrà essere messo a disposizione dei cittadini il patrimonio di esperienze maturate con il percorso del BP 2008. Dovranno inoltre essere costituiti i gruppi di lavoro delle associazioni e dei gruppi informali previsti dalla bozza di Regolamento, che siete invitati a leggere con attenzione. La partecipazione alle riunioni dei gruppi di lavoro è aperta al contributo di tutti, ma ciascuna associazione e ciascun gruppo informale dovrà indicare, martedì prossimo, il proprio rappresentante titolato a esprimere, quando sia
necessario, il voto per la scelta dei progetti su cui puntare. Ciascuna associazione e ciascun gruppo informale, pur potendo partecipare senza limiti a tutti i gruppi, potrà esprimere il proprio voto in due gruppi di lavoro soltanto, preventivamente indicati e all'interno dei quali abbia collocato i propri rappresentanti per così dire formali. Spiegazioni e chiarimenti potranno arrivare nel corso dell'assemblea del 16 giugno.
Siamo certi che saremo numerosi e che vorremo agire con lo stesso entusiasmo e lo stesso spirito di collaborazione che ci hanno consentito, nel percorso di Bilancio Partecipato 2008, di arrivare alla progettazione e alla realizzazione della Casa delle Culture.
Grazie
L'assessore al BilancioPartecipato
f.to Alessandro Volpi