La strage dei morti sul lavoro avvenuta in Emilia nelle aziende crollate a seguito del terremoto , poteva essere evitata ?
Quale risposte danno gli imprenditori ed il governo in merito strage del terremoto in Emilia? Sembra incredibile, forse vivono sulla luna, ma la Confindustria Emiliana sostiene che la colpa è del destino che ha fatto venire forti scosse di terremoto , mentre il governo chiede agli Italiani la loro solidarietà, aumentando ancora una volta la benzina ai consumatori.
Nessuno mette le mani al centro dei problemi veri , cioè: la rincorsa al risparmio dei costi sulla prevenzione e la deregolamentazione di ogni regola e diritti sul lavoro .
Nelle aziende , ogni giorno siamo in presenza di una strage con " morti bianche" in continuo aumento. Negli ultimi 10 anni, in Italia vi sono stati oltre 9 milioni di infortuni con oltre 13.000 morti. Anche i lavoratori morti in Emilia perché rimasti sotto le macerie a causa del terremoto, debbono essere considerati "morte bianche" che potevano essere evitate.
Credo che le vittime rimaste sotto le macerie delle loro fabbriche, così come le morti a causa degli incidenti sul lavoro, potevano essere evitate solo cambiando i modelli produttivi, competitivi ed organizzativi adottati dalle imprese.
Sono molti anni che nelle aziende , si continua a privilegiare la centralità del profitto .
Nell'80% delle aziende (non tutte) per risparmiare sui costi, non si fa innovazione sugli impianti al fine della prevenzione e sicurezza e non si costruiscono i fabbricati a norma antisismica .
Inoltre, sempre più spesso i lavoratori sono considerati merci da consumare e non esseri umani, con un'impresa che ricerca la propria competitività attraverso la riduzione del costo del lavoro, la riduzione dei diritti di chi lavora, l'attuazione della flessibilità con assunzioni tutte precarie , con incremento degli straordinari quando c'è il lavoro e la CIG quando manca, con la mancanza di una seria formazione, informazione ed addestramento dei lavoratori.
Occorre allora affermare con forza, che la causa del crollo dei capannoni a seguito del terremoto con il massacro dei lavoratori, dipende da precise scelte sul modello produttivo distorto, fatto dalle imprese, ed anche dalle scelte politiche fatte soprattutto dai governi di Berlusconi, ma non solo, ed anche il governo Monti segue la stessa strada.
La mancanza di precise indicazioni legislative sul come costruire le aziende, la depenalizzazione del Testo Unico sulla Sicurezza , il taglio dei diritti, la speculazione sulla pelle di chi lavora da parte della maggioranza dei datori di lavoro, sono queste le vere cause da rimuovere .
Ora la magistratura indagherà , ma sarà il solito copione, alla fine "non ci sarà alcun responsabile" Nessuno andrà in galera ed i veri responsabili delle stragi continueranno a speculare liberamente!
Credo che sia arrivato il tempo di riprendere con forza una battaglia, anche culturale, che sia in grado di incidere veramente sulle tematiche della prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro, mettendo profondamente in discussione un modello di sviluppo profondamente distorto !
Umberto Franchi
Fonte: news letter ComunicazioniNazionali