Al parco di Castagnara, giovedì 30 luglio, una serata intensa: alle 19.00 il terzo incontro di progettazione partecipata, promosso dal Comune per coinvolgere cittadini e associazioni nella definizione di un progetto di investimento per il parco stesso; alle ore 20.00 una cena condivisa dove ognuno porta qualcosa e lo mette in comune; alle 21.30 festa con musica.
Quando si levano le prime note di una canzone e parole ritmate corrono sullo schermo, subito le gambe si muovono al ballo e bravi cantanti improvvisati si esibiscono tra gli applausi di un piccolo pubblico: molte le famiglie con bambini e cani mansueti. Anche la luna piena sembra sorridere. E' successo di nuovo. L'Accademia Apuana della Pace e la rete di associazioni Periferie al Centro, assieme ai cittadini del quartiere, hanno portato anche quest'anno uno spettacolo di karaoke nel parco: e gli abitanti dei palazzi hanno risposto e sono scesi a fare festa.
Per animare un parco od una piazza per una sera occorrono un budget di spesa modesto e pochi ingredienti: un passa-parola, un bravo professionista con la necessaria attrezzatura musicale e – nota dolente – la corrente elettrica, di cui questo parco è privo; per questa volta il Comune ha effettuato un allaccio provvisorio. Per le successive serate staremo a vedere. Sono in programma infatti una tombolata il 13 agosto e l'esibizione di un gruppo di samba il 27 agosto.
Certo l'animazione di qualche serata non risolve i problemi di una periferia abbandonata. Serve però a richiamare l'attenzione. Serve a far sperimentare ai residenti che far delle cose insieme è possibile ed è bello. Serve a creare aggregazione. Serve infine a tener viva un'utopia a cui le associazioni organizzatrici credono profondamente: se gli abitanti si riappropriano del loro territorio, lo sottraggono alla piccola o grande delinquenza, alle vittime del disagio sociale e al degrado.
Il problema è crederci: credere che è questa la forma più efficace di prevenzione, a Castagnara come in tutte le periferie. Ed in una cittadina piccola come la nostra, dove anche le criticità sono più contenute rispetto a quelle dei grossi centri urbani, una decisa volontà politica e pochi investimenti economici potrebbero risultare sufficienti … e vincenti.
La scelta fatta quest'anno dall'Amministrazione comunale di inserire nel Bilancio partecipato 6 parchi pubblici di periferia accomunati da carenza di infrastrutture e incuria sembra indicare una prima inversione di tendenza e la scelta di restituire visibilità e centralità alle periferie. Vogliamo credere che sia così. E sperare che non sia il solito fuoco di paglia di una calda estate...
Servizio fotografico dell'evento a cura di "Studio 8"