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Nel ringraziare per avere promosso questo incontro, vorrei fare, a nome dell'Accademia Apuana della Pace, alcune considerazioni generali e altre specifiche per quanto riguarda il conflitto israeliano – palestinese.

Premessa, indispensabile all'analisi che andrò facendo, è la condanna senza se e senza ma sia dell'azione terroristica di Hamas, che ha causato più di 1.200 morti, ma anche della reazione di Israele, che ad oggi, quando l'azione di terra non è ancora iniziata, ne ha causati più di 5000.

Oggi in questo presidio siamo in lutto per tutti i morti di questa guerra, tutti civili ( 1400 israeliani, 4000 palestinesi, che aumenteranno visto i bombardamenti su Gaza e la prossima invasione via terra)

Abbiamo prontamente condannato l’ignobile e brutale atto di aggressione di Hamas contro la popolazione civile Israeliana, contro anziani, bambini, donne, alla quale si è aggiunta la barbara pratica della presa di ostaggi. Siamo di fronte alla violazione di tutti i trattati e le convenzioni internazionali, volti a salvaguardare le popolazioni civili dalle guerre e da ogni forma di occupazione.

L'Accademia Apuana della Pace, nell'esprimere la piena condanna dell'attacco terroristico di Hamas alla popolazione israeliana, non può prescindere da alcune considerazioni, che ci pare siano completamente assenti nel commento dei media e nelle prese di posizione delle forze politiche e delle istituzioni internazionali.

Ancora una volta, come già in tantissime situazioni, non ultima l'aggressione Russa in Ucraina, emerge con forza che la soluzione militare ai conflitti non porterà a nessuna soluzione, ma solo ulteriori morti e distruzioni.

L'Accademia Apuana della Pace aderisce alla manifestazione nazionale del 7 ottobre contro la precarietà, per la difesa e l’attuazione della Costituzione, contro l’autonomia differenziata e lo stravolgimento della nostra Repubblica parlamentare, per la pace indetta da moltissime associazioni.

La nave di salvataggio OpenArms è in queste ore alla rada davanti al porto di Marina di Carrara, bloccata fino al 15 settembre perché ha salvato troppe vite.

All'imbarcazione, dopo aver tratto in salvo 26 persone con il primo salvataggio, era stato assegnato come porto sicuro quello di Marina di Carrara, con un surplus di 3 giorni di navigazione.

Si è consumata nuovamente un'altra tragedia nel mediterraneo, ormai trasformato in un mare di morte: un barcone con più di 750 persone è naufragato di fronte alle coste greche, il tutto favorito dal cinismo della politica dei paesi europei interessati più ad arginare il fenomeno migratorio con i respingimenti, come è emerso nell'ultimo accordo fatto lo scorso 8 giugno, nel quale di fatto è stato cancellato il principio di non respingimento, attuale cardine della Convenzione di Ginevra.

Anche nella provincia di Massa Carrara e in Versilia un gruppo di persone e di associazioni (Accademia Apuana della Pace, Coordinamento Antimilitarista Carrara, ControVento Trekking, Fridays for Future Massa, Gas Massa, Trentuno Settembre circolo ARCI, Cantiere per la Pace della Lunigiana, Coordinamento Ambientalista ApuoVersiliese, Amici della Terra Versilia, Anpi Massarosa, Anpi Viareggio, Associazione Casa delle Donne, Associazione Tutela Ambientale Versilia, Banda della Pace Viareggio, Centro Antiviolenza L’Una per l’Altra, Circolo Alex Langer Viareggio, Comitato Cittadini contro la Discarica Cava Fornace, Comitato Le Voci degli Alberi Pietrasanta, Collettivo Dada Boom, Custodi della Ceragiola, GasVezza Pietrasanta, In 500 sulla Battigia, Legambiente Versilia, Nuovi Paesaggi Urbani Massa, Repubblica Viareggina) si stanno organizzando per promuovere la Staffetta dell'Umanità per la Pace: domenica 7 maggio cammineremo lungo la via Francigena a piccoli gruppi, distanziati di 1 km, e ci muoveremo assieme alle ore 12.