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Siamo qua oggi contro la guerra, per condannare fermamente senza mezzi termini, l’invasione russa dell’ Ucraina.

Alle donne e agli uomini che sono qua, come in tante altre piazze d’Italia diciamo Grazie .

Avevano scritto che il popolo della pace è sparito, non è così, le nostre associazioni sono impegnate quotidianamente in attività di pace, per il lavoro, per la democrazia… perché la Pace si costruisce solo con azioni di Pace.

Siamo sbigottiti, mai avremmo pensato che il dittatore Putin avesse potuto invadere un paese in Europa.

Siamo vicini al popolo ucraino che sta vivendo ore drammatiche e tragiche, siamo vicini anche alle decine di cittadini russi che in questi giorni sono scesi in piazza per dire no all’invasione, correndo rischi enormi, pur sapendo che chi si oppone al regime di Putin, finisce in carcere o viene ucciso, e ricordiamo i giornalisti incarcerati o uccisi.

Il rischio di una escalation militare in Ucraina è un fatto gravissimo che ancora una volta testimonia l'assenza di una governance internazionale in grado di gestire le controversie tra paesi. L’ONU nella sua forma attuale è impotente, per cui tutto viene rimandato al potenziale bellico dei singoli paesi o delle alleanze militari.

Constatiamo inoltre l'assoluta assenza dell'Europa, incapace di avere una posizione internazionale comune e soprattutto distinta dagli interessi rappresentati dalla NATO.

In questo scenario l'espansionismo russo da una parte e quello della NATO dall'altra non hanno istituzioni che possano arginarlo.

Gentile Sindaco dott. Persiani,

Nel giro di 24h abbiamo assistito a due eventi: il primo é un suo post nel quale, dopo l’incontro con Papa Francesco a Roma, esprime soddisfazione per quanto le ha detto il Papa facendo trapelare quasi un sostegno al suo lavoro e nello stesso post dichiara inoltre che sta lavorando per una città “più bella, vivibile e inclusiva”.

Nell’ambito del progetto della “Coperta della pace”, in occasione della Giornata della Memoria, verranno consegnati dei  libri sul tema della pace ad alcune scuole del territorio, partendo da quelle che già hanno avviato una collaborazione a questa iniziativa ( scuola dell’Infanzia di Forno, scuola elementare di Bergiola Foscalina, scuola Media P. Ferrari di Marina di Massa)

La giornata della memoria è forse l'occasione per riflettere sul suo significato.

Troppo spesso il nostro fare memoria è semplicemente un richiamo, un'abitudine... una sorta di fardello che ogni tanto apriamo.

Fare memoria significa interrogarsi sulla storia e sul passato per rigenerare un nuovo presente e per disegnare un futuro diverso.

Significa riconoscere i drammi e le contraddizioni del passato e su quelle agire affinché si costruiscano politiche che vadano nella direzione opposta.

Ai lettori del notiziario suggerisco la lettura del documento “La Direttiva per la politica industriale della Difesa “ e sopratutto l’ascolto sulla pagina facebook di Pax Christi, della conferenza del 12 gennaio suDirettiva per la politica industriale della difesa. Difesa da chi e da che cosa?”.

La data del 4 novembre viene celebrata con continuita' dal fascismo fino ad oggi, per richiamare l'unita' dell'Italia sotto il segno della guerra e dell'esercito. "Giornata dell'Unita' Nazionale e delle Forze Armate" nell'anniversario della fine di un tragico conflitto che costo' al nostro paese un milione e duecentomila morti (600.000 civili e 600.000 militari): per la prima volta nella storia a morire a causa della guerra non furono solo i militari al fronte, ma in pari numero i civili vittime di bombardamenti o di stenti, malattie, epidemie causate dalla guerra stessa.

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