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2 giugno festa della Repubblica non delle forze armate

Basta parate militari per festeggiare la Festa della Repubblica!

Festeggiare la Repubblica significa riaffermare con forza quei valori fondanti e condivisi che sono sanciti dalla Carta Costituzionale: il lavoro, il non interventismo militare, la solidarietà, l'uguaglianza, le pari opportunità...

Ci appare assurdo destinare 23 miliardi di euro del bilancio annuo dello Stato in spese militari – collocandosi così tra le prime dodici potenze militari al mondo – anziché in spese civili e sociali, nelle quali si colloca invece agli ultimi posti in Europa, come dicono gli indicatori internazionali... anziché finanziare forme diverse per la gestione dei conflitti.

Ci appare assurdo che nel 2015 l'export italiano del commercio di armi sia quasi triplicato (aumentato del 186% rispetto al 2014), armi che, come sta accadendo in Libia, in Yemen..., possono finire ad alimentare sanguinose guerre.

Festeggiare la Repubblica oggi significa, dopo i fallimenti delle politiche militariste di questi ultimi decenni, che ci hanno consegnato un mondo più diseguale e più insicuro, approvare la legge di iniziativa popolare per la Difesa civile, non armata e nonviolenta, presentata da sei reti di associazioni appartenenti all'arcipelago del mondo della pace, per l’istituzione del Dipartimento della Difesa civile non armata e nonviolenta, con l'obiettivo di costituire e addestrare Corpi Civili di pace con compiti di mediazione, interposizione e prevenzione.

In tale ottica, in questo 2 giugno l'Accademia Apuana della Pace chiede ai parlamentari locali di sostenere con forza questa legge di iniziativa popolare, per altro rafforzata dalla presentazione di un'analoga proposta di Legge di iniziativa parlamentare.

Accademia Apuana della Pace