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Cave di marmo Padulello e Focolaccia: il comune di Massa ritiri l'autorizzazione paesaggistica

Signor Sindaco,

contrariamente alla sua dichiarazione all’inchiesta pubblica del 13 aprile che Padulello e Focolaccia non dovevano essere riaperte, il Comune di Massa ha rilasciato l’autorizzazione paesaggistica alla cava Padulello ( il cui progetto di coltivazione è parte all’aperto e parte in galleria) e vorrebbe far applicare l’articolo 167 del Codice dei Beni Culturali relativo ad abusi edilizi per sanare la posizione di questa cava.

Come cittadini ci aspettiamo che con un atto di coerenza il Comune ritiri l’autorizzazione paesaggistica, avendo già chiuso la cava nel suo precedente mandato, cava riaperta dall’amministrazione Neri al solo fine del “ripristino ambientale”. Sappiamo tutti che lo scavo in galleria produce lo stesso danno alla risorsa d’acqua che uno scavo a cielo aperto; sappiamo anche dalle numerose denunce presentate dai guardiaparco che la Ditta non ha rispettato le prescrizioni del Parco, e ha scavato per alcuni anni anche senza autorizzazione come hanno pubblicamente dichiarato all’inchiesta pubblica. Ed il Comune nello stesso periodo ha percepito la tassa marmi per il marmo escavato in maniera illegale.

Lei è il Sindaco e a lei spetta tutelare il bene comune: da una parte ha un imprenditore che non ha rispettato né le leggi, né il paesaggio; dall’altra i beni di una comunità che dovrebbero essere conservati integri per le future generazioni e sono tutelati per legge, essendo sopra i 1.200 metri.

Una comunità, la nostra, che, per l’ignavia delle amministrazioni che si sono succedute, viene giornalmente depredata dei suoi beni. L’alienazione delle cave infatti viene esercitata sulla base di una legge del 1846, addirittura con l’avallo del Dirigente senza passare più dal Consiglio Comunale, con canoni risibili, senza nessun beneficio per la collettività. Intere montagne vengono distrutte per il profitto di una singola persona, spesso neppure originaria della nostra zona, con gravi conseguenze sul paesaggio e il costante pericolo dell’inquinamento delle acque e delle cavità carsiche. Un vero e proprio schiaffo per la democrazia e per le lotte portate avanti dai nostri predecessori.

Attendiamo fiduciosi un suo intervento risolutivo e coerente.



C.A.I. sezione di Massa, Italia Nostra sezione di Massa e Montignoso, la Pietra Vivente, onorevole Grazia Francescato



Fonte: Italia Nostra