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Convenzione di Dublino e i migranti in Europa

In base alla convenzione di Dublino del 1997, e' il Paese di prima accoglienza dei migranti che deve stabilire se essi hanno diritto all'asilo o se devono essere rimpatriati nel Paese di provenienza perché non rientrano nei parametri previsti per averne diritto.

I due Paesi più esposti all'accoglienza dei migranti che provengono dall'Africa sono Italia e Grecia... ma la maggioranza dei migranti non vorrebbe fermarsi in Italia o Grecia bensì proseguire per altri Paesi nel Nord Europa.

La Convenzione di Dublino però prevede anche che se i profughi sbarcati in Italia o Grecia ( paesi più esposti), al quale vengono prese le impronte digitali ed immesse in un computer a disposizione di tutti i Paesi Europei, proseguono oltre il confine di un altro paese di Europa, essi vengono individuati e rispediti nel primo Paese di Approdo (Italia e Grecia).

Oltre 51.000 migranti dall'Italia si sono recati in Altri Paesi e 35.000 di essi sono stati ricondotti con aerei in Italia da tutti i Paesi d'Europa... quindi per eliminare questa ingiustizia e' necessario cambiare la Convenzione di Dublino con un regolamento che permetta la divisione automatica dei profughi che sbarcano in Italia o Grecia in tutti i Paesi d'Europa.

Ma i Paesi che si rifiutano di rivedere gli accordi di Dublino sono tutti quelli a guida delle destre: Polonia, Ungheria, Austria, Cecoslovacchia, Slovacchia e tutti gli alleati di SALVINI, a partire da Le Pen, che erano presenti all' adunata delle destre di sabato 18 maggio a Milano.

Quindi e' ovvio che se le destre europee alleate di Salvini non vogliono modificare l'accordo di Dublino, significa che i migranti dovranno restare sempre in Italia ... o Salvini lo sa e dice bugie con il Rosario in mano, oppure non e' capace di intendere e di volere... e comunque in ogni caso va fermato...!

Umberto Franchi

Lucca, 19 maggio 2019