Un cielo notturno illuminato da una grandissima luna piena splendente sul Parco della Rinchiostra, una periferia rimessa al centro per festeggiare i dieci anni di vita dell'Accademia Apuana della Pace.
Una lunga serata di musica, alberi, giochi per bambini, cibo condiviso da diverse tradizioni culinarie e al centro di tutto, testimonianze di pace. Gesti e parole di pace. Con gli occhi e un telescopio puntati verso il cielo, perché una luna così grande non si vede spesso.
Succedono tante cose in questa festa che l'Accademia condivide con un gran numero di associazioni amiche. Tante cose che non sono facili da raccontare: un albero piantato per esprimere la vicinanza del popolo della pace con i fratelli e le sorelle turche che, difendendo gli alberi, hanno messo in discussione un'intera politica di un governo oppressivo.
I bimbi con le mani in pasta, perché la pace ha bisogno di mani operose capaci di stringersi l'un l'altra.
Il coinvolgimento musicale con le percussioni di Giuseppe e Luis e le emozioni di suoni e parole dei Poveri strumentisti.
Gli spazi delle associazioni, che costruiscono giorno per giorno il loro impegno per la pace, per l'economia solidale, per la tutela dei diritti e della dignità delle donne, per la difesa della sanità pubblica costantemente sotto attacco e il lavoro quotidiano per la Palestina e per tutti i popoli oppressi e violentati dalla barbarie della guerra.
Il cibo, un picnic condiviso con sapori da tutto il mondo.
Un dibattito a più voci che ripercorre questi dieci anni dell'accademia, riflettendo sulla macabra centralità che ancora oggi ha la guerra nel destino degli uomini di tutto il mondo:
alcune riflessioni sulla pace dai fondatori dell'Accademia, a distanza di dieci anni dalla nascita dell'associazione, e testimonianze di guerra da Francesco Azzarà, attivista di Emergency in Sudan, e da Paolo del Sarto, medico dell'Ospedale Pediatrico Apuano che ha partecipato ad un progetto di cardiochirurgia infantile in Palestina.
Alla fine della serata una certezza rimane viva: un mondo di pace è ancora lontano. I popoli del mondo sono sempre più poveri mentre giustizie e ineguaglianze crescono. La crisi economica globale aggrava le condizioni del sud del pianeta e contemporaneamente travolge molte delle tutele e dei diritti che avevano fondato il benessere degli abitanti del nord del mondo. Ogni forma di impegno e di lotta per un mondo diverso viene violentemente respresso nei quattro angoli del pianeta, anche se le rivolte arabe degli anni scorsi lasciano intravedere la possibilità di esiti diversi. Ma se la guerra è ancora intrecciata con il destino del mondo, la voglia di pace è altrettanto forte. Ed allora la certezza è che anche a Massa e sul territorio apuano, il popolo della pace è ancora in cammino con degli appuntamenti precisi.
La giornata di sabato fa parte di un progetto nato tre anni fa e che abbiamo intitolato “Periferie al centro”, portato avanti da circa venti associazioni locali. Scopo del progetto è portare all'attenzione della cittadinanza e dell'amministrazione la realtà delle “periferie” massesi almeno per un giorno, consapevoli del fatto che un giorno all'anno non basta per cambiare lo stato delle cose, ma speranzosi che la piccola fiammella accesa possa essere l'inizio di un percorso nuovo. Dopo la festa d'apertura al Parco della Rinchiostra ci sposteremo al parco di Ortola il 4 Luglio, poi al Parco delle mimose ai Poggi il 1° Agosto ed infine in Piazza Stazione il 5 di Settembre. Cercheremo di coinvolgere quanto più possibile la popolazione locale e le attività commerciali del posto, come già avviato l'anno scorso nella festa di Ortola, in modo che la festa sia un evento condiviso anche nella preparazione della festa stessa.
Questa iniziativa rientra nel programma “Cento notti d'estate”, patrocinato dal Comune di Massa. Per maggiori informazioni consultate il sito www.aadp.it e www.comune.massa.ms.it