Molto è quello che vorremmo raccontare perché molte sono le difficoltà ma anche le soddisfazioni sia del personale italiano in missione che dei colleghi palestinesi, le sofferenze dei bambini e le speranze dei loro genitori. E per questo vi riportiamo almeno qualche dato e alcune immagini dal campo legati a questa importante iniziativa. E nomi. Nomi di persone reali, che vivono oggi, che fanno oggi. Perché questo è reale grazie a tutti loro. E' la cooperazione come la intendiamo noi.
Ogni giorno sono stati eseguiti 2 interventi e ad oggi sono 8 i bambini che sono stati operati. Sono Abdallah (1 mese di età), Sara (2 mesi), Abdul e Firas (2 anni), Eid e Saqer (4 anni), Mahmoud (7 anni) e Mahdi (8 anni). Molti di essi rappresentano casi complessi, ma fortunatamente tutti gli interventi hanno avuto esito positivo. Questi bambini stanno finalmente superando una prova importantissima nella loro vita.
I chirurghi locali si chiamano Saher e Ibrahim. A turno lavorano come assistenti ai chirurghi italiani Stefano, Enrico e Federica, così come i cardiologi Raheem e Mohammed che affiancano Vittoria. Quest’ultimo si è laureato e specializzato in cardiologia interventistica a Milano e adesso, con orgoglio e tante difficoltà legate al contesto, lavora a Gaza.
Il tecnico di circolazione extracorporea è Shady. La scorsa estate ha partecipato ad un training presso l’Ospedale del Cuore di Massa e sta affiancando il collega pressoché coetaneo Danilo dello stesso Ospedale. Danilo è anche suo amico, con lui ha passato giorni durissimi in Italia quando improvvisamente il suo paese veniva bombardato e non poteva fare ritorno perché tutte le frontiere erano chiuse.
Il tecnico di anestesia che aiuta nel lavoro in sala operatoria si chiama Sami. A sostenere il suo lavoro c’è Pier Antonio, un altro medico ormai "di casa" a Gaza.
Gli infermieri strumentisti di sala operatoria sono tutti locali (Shady, Ahmed e Ali), così come quelli della terapia intensiva (11 persone) che coprono o il turno diurno dalle 8.00 alle 14.00 o quello pomeriggio-notte dalle 14.00 alle 8.00 della mattina dopo.
C’è infine una giovane donna, la pediatra Shayma, che segue tutti i lavori con estrema serietà e dedizione.
Siamo orgogliosi di questa equipe italo-palestinese che con ogni sforzo cerchiamo di far incontrare sempre più spesso per rafforzare insieme il Sistema Sanitario Palestinese.
Per concludere ringraziamo infinitamente Federica, costretta tra la sala operatoria e i reportage per la nostra comunicazione. Sei una grande, Fede!
PCRF-Italia
Stefano, Enrico, Ibrahim-chirurgo locale, Shady-infermiere strumentista
Stefano, Enrico, Ibrahim-chirurgo locale, Shady-infermiere strumentista_2
Shady e Danilo-tecnici perfusionisti
Sami tecnico anestesia
Terapia intensiva con SHaima-pediatra locale
Abdul 2 anni con la sua mamma dopo l'operazione
Firas 2 anni pre intervento
Enrico aiutato dal cardiochirirgo locale Ibrahim e infermiere Ahmed