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La civiltà dell'occidente

Si gridò allo scandalo, all'immoralità, alla barbarie, quando, dopo la strage provocata dall'attacco alle Torri Gemelle, nei telegiornali e su internet si videro le immagini - davvero sconvolgenti - di quei palestinesi che festeggiavano l'evento. Il civile Occidente non sopportava che qualcuno potesse gioire della sofferenza di qualcun altro. Non sopportava questo? O semplicemente che qualcuno gioisse delle sue sofferenze? La risposta, a dieci anni di distanza, può essere trovata - limpida, cristallina, evidente - nelle voci e nelle immagini televisive che ci mostrano tutti quegli americani scesi nelle piazze a gridare la loro gioia per l'assassinio di Osama Bin Laden. Tristemente impressionanti, del resto, anche le parole del presidente degli Stati Uniti Barack Obama che ha commentato l'uccisione di un uomo con le parole: "giustizia è fatta". Perché, benché G.W. Bush abbia cambiato il nome originario della guerra in Afghanistan "Giustizia infinita", in quello, più commercializzabile, di "Libertà duratura", l'idea della vendetta ha continuato ad essere dominante nella mente di molti.
Sarà il caso, forse, che ogni popolo mediti, innanzitutto, sulla propria barbarie...