Cari amici e amiche solidali con i popoli indigeni dell'America Latina
Da amici ecuadoriani (Cides e Conaie), brasiliani(Sem Terra) e messicani (zapatisti)riceviamo un appello congiunto per il popopolo Yupka della Sierra de Perija (Stato di Zulía,Venezuela), stretti fra gli ampliamenti (e relative distruzioni ambientali e in primis avvelenamento delle acque) delle concessioni a multinazionali minerarie del carbone e i coltivatori terratenenti e allevatori di bestiame che ampliano la loro invasione dei territori ancestrali da cui fin dagli anni 30 gli indigeni della Sierra sono progressivamente espropriati illegalmente. Da alcuni anni i popoli Yupka, Bari e Wajuu sono in lotta per ottenere la promessa demarcazione dei loro territori e il rispetto della stessa da parte degli invasori. Il presidente Chavez si è pronunciato a favore degli indigeni in ben quattro occasioni ma evidentemente il potere centrale o la sua volontà non sono stati così decisivi a rendere esecutive le dichiarazioni.
Già due anni or sono la Fondazione Neno Zanchetta è intervenuta presso l'Ambasciata in Italia della Repubblica Bolivariana del Venezuela per la situazione dei tre popoli sopra ricordati. Già allora alcuni di voi sottoscrissero la lettera all'Ambasciatore. La situazione descritta nel nuovo appello questa volta sta mobilitando una ampia solidarietà di movimenti sociali internazionali cui vorremmo non far mancare anche la nostra firmando l'appello che sarà recapitato all'Ambasciata suddetta nonché a chi sta coordinando in Venezuela la raccolta delle firme.
Per le associazioni Vi preghiamo dare il nome completo dell'Associazione e della località di residenza mentre per i firmatari singoli il nome e di nuovo la località.
I tempi sono stretti e riteniamo di tenere aperta la sottoscrizione fino a lunedì sera p.v. chiedendo anche di far circolare presso i vostri amici sensibili al problema l'appello, sotto riportato nella traduzione italiana e completo delle firme raccolte fino a mercoledì scorso.
Ringraziando anticipatamente
Fondazione Neno Zanchetta
Organizzazioni sociali solidarie con il popolo Yupka
DENUNCIANO LA RECRUDESCENZA DEL CONFLITTO NELLA SIERRA DE PERIJA
(Stato di Zulia - Venezuela)
Non è una "semplice lotta fra indios" come si vorrebbe presentare mediaticamente quanto accaduto il 13 Ottobre 2009 fra le comunità indigene Yukpa di Chaktapa e Guamo Pamocha - ubicate nel bacino del Río Yaza, Sierra de Perijá, estado Zulia - entrambe alleate nella lotta per il proprio territorio ancestrale, ma è il risultato storico dei soprusi, della dislocazione forzata, della spoliazione di terre a cui è stato sottoposto il Popolo Yupka da parte di allevatori di bestiame e da interessi minerari nella zona e dalla gestione irresponsabile attuale del conflitto da parte di funzionari e funzionarie responsabili in materia di ambiente, di terra e di popoli indigeni, situazione che ha dato luogo ad un altro 12 Ottobre senza consegna di titoli di proprietà collettiva per le comunità che sono in stato di lotta fin dal 2008 e che a sua volta fece esplodere azioni da parte dei terratenenti e degli affittuari contro gli indigeni.
Le organizzazioni sociali sottoscriventi informano la società nazionale e internazionale che lo scontro avvenuto alle ore 19 circa del 13 ottobre 2009 ha avuto come risultati due persone morte e cinque ferite, fra le quali una bambina. I morti sono Hevert García, figlio di García, Cacique del Río Yaza e sposo di Guillermina Romero, figlia del Cacique della comunità di Chaktapa Sabino Romero Izarra e una giovane Yukpa, di nome Mireya Romero, in stato interessante, che si trovava in visita alla comunità di Guamo Pamocha. Sono risultate ferite la bambina di 11 anni Marylis Romero, figlia del cacique Romero, Edinson Romero, nipote del Cacique Romero che ha ricevuto una pallottola nella schiena, Juan de Dios Castro, Manuel Romero e lo stesso Cacique Sabino Romero Izarra che si trova gravemente ferito con due pallottole, una in ciascun braccio*.
Un clima di tensione che ha dei responsabili Questo bilancio deplorevole è il risultato del clima di tensione che si vive nelle comunità Yupka in conseguenza di molteplici fattori fra i quali risalta l'istigazione da parte di terratenenti organizzati nella GADEMA, in coordinamento con l'autodenominato Frente Campesino Revolucionario Wayuu che riunisce alcuni affittuari e che hanno manifestato la loro intenzione di prendere unilateralmente possesso sulle terre della Sierra. Altro fattore di rilievo è l'azione dei funzionari e delle funzionarie del governo nazionale che si sono fatti carico di frammentare le comunità grazie all'uso clientelare dei programmi per le abitazioni, l'acquisto di camion, l'assegnazione di crediti attraverso i Consigli Comunali che fanno parte del "Plan Yukpa", con la finalità di ottenere il loro appoggio incondizionato per la firma di alcune proposte di demarcazione accompagnate dagli "Accordi di Convivenza con Terzi", documenti che costituiscono una maniera di mantenere la presenza ed i privilegi dei terratenenti condannando gli indigeni all'esclusione. Non si è neppure realizzata la consultazione preventiva e informata relativa ai documenti tecnici di demarcazione, procedimento fondamentale richiesto dalla normativa vigente, generando così un clima di tensione che favorisce la violenza e la presenza di mercenari e sicari.
Contro la criminalizzazione Respingiamo la criminalizzazione con la quale si vuole stigmatizzare il Cacique Sabino Romero Izarra che si è opposto a transare i suoi diritti territoriali, in rappresentanza della sua comunità, mantenendo con fermezza le proprie richieste, fatto per il quale alcune autorità considerano il Cacique Sabino come ostacolo fondamentale per il processo di demarcazione facendone oggetto di una campagna di denigrazione accusandolo di furto di bestiame senza che esista alcuna prova di ciò. Questo quadro di informazione cerca di fomentare uno scontro fra gli stessi indigeni e di questi con gli allevatori di Machiques.
Il 12 ottobre circolarono voci nella Sierra de Pedijá che si stavano offrendo 5mila bolivares per la testa del Cacique Sabino Romero da parte di affittuari Wayuu e di terratenenti della zona. Si è anche tentato di criminalizzare la comunità "Chaktapa" accusandola di essere il "Chiapas" della Sierra de Perijá e che il Cacique Romero non accetta le offerte dei funzionari perché disconosce lo Stato, col che si cerca di invisibilizzare le sue reiterate richieste alle autorità responsabili nell'ambito della legislazione vigente.
Lo Stato ha la responsabilità indelegabile di saldare realmente il debito storico verso i popoli indigeni, ai quali deve offrire tutti i tipi di protezione (legale, territoriale, ambientale, personale, sanitaria, alimentare) a cui è obbligato dalla Costituzione e dalle leggi vigenti, attraverso procedimenti amministrativi consensuali. Lo Stato deve astenersi da realizzare atti o permettere che terzi attentino alla vita e ai diritti dei popoli indigeni, specialmente da parte di terratenenti e affittuari, i quali pongono a rischio l'esistenza, il valore, l'uso o il godimento dei beni territoriali indigeni.
Raccomandazioni Le organizzazioni sociali che sottoscrivono questo comunicato sollecitano al Presidente della Repubblica, Hugo Chávez Frías, per la cessazione immediata della criminalizzazione del cacique Sabino Romero da parte di alcuni funzionari o funzionarie del Governo come pure la ristrutturazione della Commissione Nazionale di Demarcazione e una Auditoria esaustiva sul Piano Integrale Yupka, entrambe con la presenza delle comunità indigene. Come pure, per i termini del processo di demarcazione, si raccomanda:
1. Concretizzare l'acquisto delle migliorie apportate alle aziende recuperate (richiesta ricorrente delle comunità Yupka e ordine presidenziale dell'agosto 2008) come condizione essenziale per creare una condizione di sicurezza e fiducia che possa consentire la demarcazione
2. Partecipazione effettiva delle autorità ancestrali e tradizionali del popolo Yupka alla assunzione di decisioni su problemi che lo riguardino più direttamente come popolo, in conformità al diritto yupka ed alla legislazione indigenista vigente. Lo Stato deve includere il protagonismo indigeno in tutto il processo di demarcazione e in particolare nel processo della sua pianificazione.
3. Riformulare i procedimenti di consultazione pubblica. Nel caso Yupka, la consultazione deve avvenire comunità per comunità e rispettando il principio dell'informazione previa, libera e fatta in buona fede. I documenti importanti del processo di demarcazione Yupka devono essere tradotti nella lingua Yupka.
4. Garantire che la demarcazione sia conforme ai criteri di "Terre decontaminate, senza fattorie né miniere" come dalla richiesta espressa e permanente delle comunità Yupka.
5. La destituzione di Sergio Rodriguez, Viceministro della Progettazione e Amministrazione Ambientale del Ministero del Potere Popolare per l'Ambiente perché responsabile di avere gestito questa politica errata.
6. La revisione esaustiva della gestione della Ministra Nicia Maldonado, incaricata della definizione delle politiche verso i popoli indigeni.
Se non viene riconosciuta l'organizzazione ancestrale politica Yupka si stanno violando i loro diritti politici; se gli indigeni non sono i protagonisti del processo di demarcazione si vulnerano i loro diritti territoriali; se le case che vengono loro offerte non sono corrispondenti al loro modo di vita ancestrale si sta violentando il loro diritto alla casa; se non si realizzano studi di impatto ambientale e sociale, così come la consultazione previa sui progetti e sulle politiche pubbliche per la zona, si stanno violentando i loro diritti culturali; e se non si consegnano i titoli della terra si sta ostacolando la Costituzione dello stato Multietnico e Pluriculturale stabilito dalla Costituzione della Repubblica Bolivariana del Venezuela.
CHE CESSI LA POLITICA DIVISIONISTA VERSO I POPOLI INDIGENI ! CHE CESSI IMMEDIATAMENTE LO SPARGIMENTO DI SANGUE DEI POPOLI YUPKAS DEL PERIJÁ: NON PIÙ MORTI NÈ FERITI ! I TERRATENENTI, I PROPRIETARI DI MINIERE E I LORO ALLEATI NELLA COMMISSIONE NAZIONALE DI DEMARCAZIONE NON FERMERANNO LA LOTTA DEI POPOLI YUPKA PER IL RECUPERO DELLE LORO TERRE ANCESTRALI !
* Notizie dell'ultima ora informano che il Cacique è stato trasferito dall'Ospedale Civile dove era stato ricoverato, all'Ospedale Militare dove è mantenuto nel più totale isolamento.
PS Abbiamo disponibili alcuni video in lingua spagnola che illustrano la situazione in cui i tre popoli sono ridotti a vivere e le devastazioni provocate dalle miniere di carbone.
Firmatari Red de Apoyo por la Justicia y la Paz; Universidad Indígena de Venezuela; Ojos Rojos Percepción Colectiva; Observatorio de Derechos de los Pueblos Indígenas de la UBV; Sociedad Homo et Natura; Foro Itinerante de Participación Popular; Asociación Nacional de Medios Comunitarios, Libres y Alternativos (ANMCLA); Mujer Quilombo; Programa Venezolano de Educación y Acción en Derechos Humanos (PROVEA); Comuneros del Sur; Escuela Popular de Formación Shema Sader; Cumbe de Mujeres; Centros Comunitarios de Aprendizaje (CECODAP); Organización de Estudiantes Indígenas de Venezuela (ONEIVE); Cátedra Guaicaipuro de la UBV; Centro de Estudios e Investigación de Pueblos Indígenas de la UBV; El Grito de los Excluidos; Asociación Civil "Primeros Pasos de Mujer"; Periódico Proceso; Sistema Zamora Libre; elpueblosoberano.net; Corredor del Noroeste (Caracas) ; Plataforma por los Derechos de los Pueblos, Colectivo Cuento, Fiesta y Candela, Núcleo Endógeno Cultural Capirugente, Colectivo Cultural Aguaelluvia, Organización Indígena Wayuu Maikiraalasilii; PRV-Tercer Camino, Organización Jeyuu; Comité Nacional de los Sin Techo; Corredor del Noroeste, Colectivo Alí Primera (Apure), Mineros Artesanales de las Claritas, Ateneo Popular de Caracas, Movimiento Popular Argimiro Gabladón (Portuguesa), Frente Revolucionario de Inquilinos y Ocupantes, MAR; Frente de Unidad Estratégica de Grupos Organizados; Comuna Tierra y Hombres libres de Barquisimeto; Corredor Central (Caracas); Radio Ecos; Movimiento Estudiantil de Integración Universitaria (ULA); Perijá TV. Movimiento Estatuista de Maracaibo; FEDECC; Periódico El Bulevard (San Cristóbal); Colectivo de Mujeres Ana Soto (seccional Zulia); Colectivo Utópicos y Alternativos; Programas radiales "El Trecho" y "La Educación y Tu"(la voz de Guicaipuro); Asamblea Revolucionaria Cultural Permanente; lacase.info; Unión Socialista de Izquierda; Colectivo Libre Aquiles Nazca (CLAN);
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