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Senza parole

Le parole legate al disarmo e alla pace sono oggi le grandi assenti dall' economia, dalla politica, dal linguaggio. Tre esempi.

Nella manovra finanziaria. Nessun accenno a una riduzione-riconversione delle spese militari, delle missioni militari o dei progetti di costruzione di costosissimi sistemi d’arma. Anni fa Roul Follereau chiedeva alle due superpotenze un bombardiere in meno per sconfiggere la lebbra. Quasi nessuno oggi chiede qualche F-35 in meno per spese sociali o per la cooperazione internazionale. La campagna della Rete Disarmo (e di Pax Christi) è pienamente attuale. Ma sconosciuta e inascoltata.

Nel dibattito economico. I “nove impegni” per lo sviluppo proposti da “Il Sole 24 Ore”, apprezzati dal presidente Napolitano, contengono elementi interessanti ma non prevedono le parole disarmo, riduzione o riconversione bellica, che sembrano tabù, avvolte da un manto sacrale intoccabile, annuncio di “alieni”.

Le parole di mons. Martinelli sulle vittime civili in Libia o quelle di chi informa sul dramma di Gaza sembrano provenire da altri mondi.

Nel linguaggio “democratico”. Un recente studio sul lessico degli italiani, promosso dall’Osservatorio Demos-Coop, rileva il diffondersi di un linguaggio “mite”, di parole come solidarietà, bene comune, partecipazione...Il clima politico sembra rinnovarsi. E’ vero che bene comune e solidarietà contengono l’idea di pace. Ma la pace collegata al disarmo o a una "politica di pace con mezzi di pace" (nonviolenza) non è evidente, non è parola operativa tra tanti giovani “indignati”.

Conclusione. Avverto con tormento che l’azione degli operatori di pace è da rinnovare, da rilanciare, da re-inventare. Parole generatrici come pace, disarmo e nonviolenza hanno bisogno di radicarsi nella politica, nell’economia, nei processi di formazione, nei progetti "pastorali", in un calmo e determinato impegno quotidiano. Necessitano di attori capaci di dirle, di tradurle, di viverle. Altrimenti perdono significato, osserva un sociologo, e ci lasciano sperduti e senza parole.

Sergio Paronetto

18.7.11