Comunicato Stampa
Il Laboratorio per una sinistra unita e plurale di Massa, nell'esprimere la propria solidarietà ai lavoratori della Eaton e alle loro famiglie, denuncia con forza l'atteggiamento provocatorio, arrogante e irresponsabile della direzione della multinazionale americana, che ha disconosciuto tutti gli impegni, condivisi solo 3 giorni prima al tavolo convocato presso il Ministero per lo Sviluppo Economico, a partire dalla disponibilità alla sospensione della procedura di mobilità ed all'attivazione della Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria.
Un atto di una gravità sconcertante, che offende e disprezza, assieme ai lavoratori ed alle OO.SS., le Istituzioni Locali e Nazionali.
Un comportamento tanto arrogante ed irresponsabile da rivelare una cultura d'impresa capace di ignorare principi democratici basilari lascia, semplicemente, senza parole. L'atto compiuto dalla Eaton oggi va oltre il disprezzo, gravissimo ed inaccettabile verso il nostro territorio e, soprattutto, verso i lavoratori e le lavoratrici: ciò cui stiamo assistendo è la volontà da parte dei dirigenti di quella azienda di applicare metodi figli del più sfrenato iperliberismo, di quel "pensiero unico" che antepone l'interesse del capitale ad ogni cosa, capace di imbonire istituzioni locali e nazionali e spremere le "risorse umane" finché è utile ai propri profitti, ma altrettanto spregiudicato da mettere nella strada circa 400 lavoratori, fra diretti ed indiretti, alla prima contrazione di fatturato, calpestando, nel farlo, i più elementari principi che regolano il sistema delle relazioni economiche fra le parti sociali e le Istituzioni nel nostro paese.
Dov'è finita la Eaton che si è presentata a Massa con un codice etico nel quale parla di sé come di un "buon cittadino" ed afferma di aver assunto una precisa responsabilità sociale e di contribuire al miglioramento della qualità della vita della comunità locale in cui opera?
Ancora una volta siamo di fronte ad una imprenditoria, un mercato e un capitalismo estraneo ad ogni visione sociale ed etica dell'economia, … ma è questo mercato, questo capitalismo che è sostenuto da una classe politica che è lontana anni luce dalla condizione dei soggetti deboli.
Come rete di soggetti che credono in una Sinistra Altra, riteniamo che sia necessario riconoscere con forza il lavoro come un diritto e un elemento fondante della società e vogliamo un sistema economico che "rafforzi ogni forma di giustizia sociale, che protegga e allarghi lo stato sociale e, contemporaneamente sviluppi i diritti, le potenzialità, le capacità di ogni donna e ogni uomo".
Per queste ragioni saremo al fianco dei lavoratori e delle lavoratrici della Eaton in quella che auspichiamo essere la lotta di tutta una comunità locale. Una comunità che non può tollerare questa ennesima umiliazione e pertanto deve, oggi, trovare la massima coesione fra tutti i soggetti, istituzionali, economici e sociali, cittadini e cittadine per rispondere all'arroganza di Eaton, innanzitutto, richiamandola ad un comportamento responsabile, ma anche perché si apra finalmente un tavolo col Governo per un nuovo investimento pubblico a sostegno del rilancio dell'industria, a risarcimento del danno subito dalla Provincia di Massa Carrara negli ultimi 20, con le dismissioni delle grandi fabbriche a partecipazione statale e con lo sperpero di denaro pubblico in iniziative industriali fallite in partenza perpetrato attraverso SPI/Sviluppo Italia.
Laboratorio per una Sinistra Unita e Plurale di Massa
Massa, 31 ottobre 2008
Dov'è finita la Eaton che si è presentata a Massa con un codice etico nel quale parla di sé come di un "buon cittadino" ed afferma di aver assunto una precisa responsabilità sociale e di contribuire al miglioramento della qualità della vita della comunità locale in cui opera?
Ancora una volta siamo di fronte ad una imprenditoria, un mercato e un capitalismo estraneo ad ogni visione sociale ed etica dell'economia, … ma è questo mercato, questo capitalismo che è sostenuto da una classe politica che è lontana anni luce dalla condizione dei soggetti deboli.
Come rete di soggetti che credono in una Sinistra Altra, riteniamo che sia necessario riconoscere con forza il lavoro come un diritto e un elemento fondante della società e vogliamo un sistema economico che "rafforzi ogni forma di giustizia sociale, che protegga e allarghi lo stato sociale e, contemporaneamente sviluppi i diritti, le potenzialità, le capacità di ogni donna e ogni uomo".
Per queste ragioni saremo al fianco dei lavoratori e delle lavoratrici della Eaton in quella che auspichiamo essere la lotta di tutta una comunità locale. Una comunità che non può tollerare questa ennesima umiliazione e pertanto deve, oggi, trovare la massima coesione fra tutti i soggetti, istituzionali, economici e sociali, cittadini e cittadine per rispondere all'arroganza di Eaton, innanzitutto, richiamandola ad un comportamento responsabile, ma anche perché si apra finalmente un tavolo col Governo per un nuovo investimento pubblico a sostegno del rilancio dell'industria, a risarcimento del danno subito dalla Provincia di Massa Carrara negli ultimi 20, con le dismissioni delle grandi fabbriche a partecipazione statale e con lo sperpero di denaro pubblico in iniziative industriali fallite in partenza perpetrato attraverso SPI/Sviluppo Italia.
Laboratorio per una Sinistra Unita e Plurale di Massa
Massa, 31 ottobre 2008