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Sosteniamo il pacifismo israeliano (P. Hutter, M. Ovadia, S. Sinigaglia)

Tra le tante manifestazioni e iniziative per il cessate il fuoco e per la soluzione del problema palestinese, anche quella di Paolo Hutter, Moni Ovadia, Susanna Sinigaglia, che in una lettera aperta invitano a sostenre il pacifismo israeliano.

«Abbiamo ragionato un po' su cosa fare di utile dall'Italia - scrivono Paolo Hutter, Moni
Ovadia, Susanna Sinigaglia - e pensiamo che sia sicuramente importante e positivo, anzi necessario dare un sostegno ai pacifisti israeliani nel momento forse più difficile della loro storia.
Ovviamente i soccorsi umanitari sono urgenti, ma ci battiamo affinchè l'Onu, la Ue, gli Stati, le Regioni realizzino gli impegni che hanno preso per questi soccorsi, col denaro pubblico. Come singoli cittadini o gruppi, con soldi nostri e scelta politica, riteniamo di dare un contributo ai pacifisti isrealiani, attraverso il conto corrente e la garanzia amministrativa dell'Arci di Milano che ha accettato la nostra proposta.

In particolare intendiamo far arrivare ciò che raccoglieremo a Alternative Information Center e a The other voice. Quest'ultimo gruppo opera a Sderot, dove arrivano i razzi di Hamas. 

la mail per informazioni e a desioni politiche  è Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.   
conto corrente     arci milano     causale pacifisti israeliani   IT 63
Z 0501 801 6 0000000 116663  
mandare anche una mail per ricevere la ricevuta valida ai fini fiscali per dedurre dal reddito amministrazione
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.   con nome  cognome ed estremi del bonifico

Ecco le due presentazioni

Dal 2000, i cittadini della regione di Sderot e della striscia di Gaza vivono una realtà violenta e instabile in cui migliaia di persone sono state uccise o ferite: bambini, anziani e altri civili innocenti.

I nostri leader hanno messo in campo la forza militare ma senza nessun successo: noi  spariamo su di loro e loro rispondono sparandoci. È un circolo vizioso senza fine. Allora abbiamo detto: BASTA! Abbiamo preso il nostro destino nelle nostre mani e iniziato ad
agire  per interrompere il bagno di sangue.

Other Voice è un gruppo ben radicato sul territorio che riunisce circa 100 cittadini della
regione di Sderot e zone limitrofe; vi partecipano uomini e donne di ogni estrazione politica, età, professione e fede. Dall'inizio del 2008 abbiamo incominciato a impegnarci per  riportare la speranza e promuovere azioni non violente a beneficio delle popolazioni che vivono su entrambi i lati del confine, per creare una nuova prospettiva di vita nella regione.

Oltre a regolari incontri settimanali, abbiamo organizzato due iniziative pubbliche a cui hanno partecipato più di 150 persone:
Una "biciclettata" nell'agosto 2008, in cui abbiamo sfilato per la pace e parlato al telefono con i nostri vicini di Gaza, facendo appello per una soluzione pacifica del conflitto.
      
L'invio di cartoline con gli auguri di buone feste per il Ramadan e Rosh ha'Shanah (il Capodanno ebraico) rivolte via web alla popolazione palestinese di Gaza, nel settembre 2008, e pubblicizzate presso i nostri conoscenti di Gaza.

Adesso stiamo organizzando degli incontri con i palestinesi di Gaza, essenziali se vogliamo porre fine alla violenza. Il nostro progetto è di:
(1) arrivare a una conferenza di docenti al Sapir College;
(2) raccogliere le famiglie colpite dalla violenza per promuoverne il dialogo
(3) organizzare una manifestazione a Sderot con israeliani di Sderot e palestinesi di Gaza
perché si comunichino le reciproche esperienze; fare alla fine della manifestazione un comunicato congiunto e un appello ad azioni pratiche che portino alla pace.

Questa terribile guerra ha reso il vostro sostegno anche più importante e vi ringraziamo in anticipo per questa iniziativa!

Per ulteriori informazioni, potete consultare il nostro sito: www.othervoice.org o contattarci per qualsiasi domanda scrivendo  a Eric Yellin, email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

L'Alternative Information  Center (Aic) è un'associazione di attivisti israeliani e palestinesi  impegnata nella diffusione di informazioni e analisi critiche del conflitto israelo-palestinese, nell'organizzazione di mobilitazioni politiche e militanza di base della società palestinese e israeliana.

L'Aic sostiene e promuove la piena uguaglianza, individuale e collettiva, economica, politica e di genere, la libertà e la democrazia e il rifiuto della weltanschauung della separazione.

Il più importante obiettivo regionale è trovare una giusta soluzione a un conflitto coloniale che dura da cent'anni in Palestina e approfondire la comprensione del legame tra il regime di occupazione israeliano alla luce del contesto internazionale. Il metodo di azione dell'Aic si sviluppa a partire dalla consapevolezza che le lotte locali devono
essere collocate, praticamente e analiticamente, all'interno delle lotta globale per la giustizia.

L'organizzazione ha un sito molto ricco, www.alternativenews.org, con molte sezioni e una società di produzione, la Sadaa, che crea materialo audiovisivi per la televisione
e il Web.
Scopo di Sadaa è offrire al pubblico israeliano e internazionale una rappresentazione, accessibile e indipendente dai media ufficiali, della realtà dell'occupazione; evidenziare gli aspetti sociali, economici, ambientali, politici e legali dell'occupazione soprattutto a Gerusalemme. Il materiale prodotto comprende brevi videoclip, reportage e documentari.