Aforismi e nonviolenza
- Mao Valpiana
- Categoria: Notiziari AAdP: sommari ed editoriali
- Visite: 721
Facendo una dozzinale ricerca con Google, in uno dei tanti siti di aforismi e citazioni si trova un pensierino di Gandhi (a volte scritto erroneamente, Ghandi) che direbbe: "Prima ti ignorano, poi ti deridono, poi ti combattono. Poi vinci".
Abbiamo il mondo in casa, ma anche noi, cittadini e cittadine italiane, siamo ovunque nel mondo
- ComboniFem - Redazione Newsletter Suore Comboniane
- Categoria: Notiziari AAdP: sommari ed editoriali
- Visite: 831
Abbiamo il mondo in casa, ma anche noi, cittadini e cittadine italiane, siamo ovunque nel mondo.
E l’armonia rispettosa fra culture e persone diverse richiede ascolto, conoscenza reciproca e … tempo.
Chi accampa gli stupri perpetrati da giovani e giovanissimi “immigrati” per squalificare la proposta dello “ius soli”, che contempla anche lo “ius culturae”, soffre di grave miopia.
E generalizza in modo indebito.
Che mi importa
- Nicola Cavazzuti
- Categoria: Notiziari AAdP: sommari ed editoriali
- Visite: 731
Che mi importa se 12 milioni di italiani, uno su cinque, rinuncia alle cure mediche perchè non se le può permettere
Che mi importa se 8 milioni di italiani vivono sotto la soglia di povertà e 4 milioni nella povertà assoluta
Che mi importa se in questi anni abbiamo cementato il nostro territorio ad un ritmo doppio rispetto al resto dell'Europa
Che mi importa se nella mia città abbiamo una disoccupazione del 16%, doppia rispetto a quella di 10 anni fa e che 1 giovane su 2 sotto i 29 anni è disoccupato
Siamo sulla strada sbagliata, occorre urgentemente una nuova politica di pace per il Mediterraneo
- Rete della Pace
- Categoria: Notiziari AAdP: sommari ed editoriali
- Visite: 672
Siamo sulla strada sbagliata. La competizione tra Italia e Francia, con Russia, Cina, Turchia, Arabia Saudita, Qatar ed Iran, a tessere le proprie trame per prenotare nuovi contratti e forniture o per re-installare una presenza militare nelle frontiere interne africane, è una strada sbagliata e molto pericolosa. Manca una strategia di ricomposizione del complesso tessuto comunitario e sociale libico, per ridare alla popolazione ed alle tribù locali la possibilità e la responsabilità di decidere del proprio futuro, in modo pacifico, nonviolento e dentro un quadro di legalità internazionale. Un percorso che ha bisogno di investimenti e di dialogo con le comunità locali, costruendo relazioni, rapporti di reciproca fiducia e rispetto. Strategia che di certo non passa per le stanze delle diplomazie e degli stati che vedono la Libia come un nuovo campo di battaglia, per fermare e per respingere migranti e richiedenti asilo, per accedere a nuovi contratti con supposti governi o capi-milizie sempre pronti ad accreditarsi o ad offrirsi al miglior offerente.
Pagina 50 di 66