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Ordine del giorno approvato dal Consiglio Comunale
del Comune di Capannori
con Delib. n.18 del 13.03.2007

L'Osservatorio per la pace del Comune di Capannori, in fase di chiusura delle iniziative (settembre 2006-marzo 2007) di sensibilizzazione territoriale sul tema “acqua, bene comune tra locale e globale”, avendo raccolto contributi di conoscenza e di consenso da parte della cittadinanza capannorese, chiama l'Amministrazione del Comune di Capannori a far propria la proposta qui di seguito riportata, riconoscendo che il problema delle risorse idriche è oggi una vera emergenza democratica e un terreno obbligato per autentici percorsi di pace sia a livello interterritoriale sia intraterritoriale.

ordine del giorno relativo a:
  1. riconoscimento dell'acqua come bene comune e patrimonio dell'umanita'
  2. accesso all'acqua potabile come un diritto umano fondamentale
  3. necessita' di politiche di gestione sostenibile della risorsa idrica
  4. adesione alla proposta di legge d'iniziativa popolare "principi per la tutela, il governo e la gestione pubblica delle acque e disposizioni per la ripubblicizzazione del servizio idrico".



II CONSIGLIO COMUNALE DI CAPANNORI

PREMESSO CHE

L'acqua rappresenta la principale fonte di vita insostituibile per gli ecosistemi, dalla cui disponibilità dipende il benessere di tutti gli esseri viventi. L'acqua costituisce, pertanto, un bene comune dell'umanità, un bene irrinunciabile che appartiene a tutti. Il diritto all'acqua è un diritto inalienabile: dunque l'acqua non può essere proprietà di nessuno, bensì bene condiviso equamente da tutti.
Ad oggi più di 1,4 miliardi di persone nel mondo non hanno accesso all'acqua potabile e, in prospettiva, le persone senza accesso all'acqua potabile diventeranno più di 3 miliardi nel 2020 se non interverranno adeguate politiche di utilizzo sostenibile.
Secondo il rapporto UNDP 2006 ogni giorno 4900 bambini al di sotto dei cinque anni muoiono per fattori legati alla mancanza di accesso all'acqua potabile.

Il problema dell'accesso all'acqua già nel quadro attuale, ma sempre più, in prospettiva, rappresenta se non affrontato democraticamente secondo principi di equità, giustizia e rispetto per l'ambiente, una causa scatenante di tensione e conflitti all'interno della comunità internazionale.
Il modo in cui gli organismi politici ed economici internazionali intendono affrontare il problema dell'accesso all'acqua, attraverso l'apertura ai capitali ( con logiche e pratiche economico-finanziarie di breve o brevissimo termine) quindi alla mercificazione di un bene comune che rappresenta un diritto umano, è estremamente pericoloso per il futuro dell'umanità;
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