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Nessuno mette in dubbio la necessità profonda di una riforma della pubblica amministrazione, al fine di essere davvero un servizio ai cittadini e alle imprese, perché ciascuno di noi vive quotidianamente, sia come cittadini che come dipendenti pubblici, le storture, le contraddizioni, i doppioni con il quale viene erogato il servizio pubblico.

Vasto dibattito sulla corruzione dilagante nei media italiani. Si cerca di distillare dalla melma quotidiana i caratteri di fondo della speciale pestilenza che imperversa sui cieli d’Italia. Nella sua pastorale di domenica 8 giugno Eugenio Scalfari, intimo ormai del nostro pontefice, riferiva il giudizio di papa Francesco sulle cause spirituali che sono a fondamento della corruzione: «cupidigia di potere, desiderio di possesso». Il papa più radicale dell’evo moderno coglie nel segno.

“Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L’indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti.