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Per evitare che tutto finisca in un calderone indefinito, dobbiamo distinguere e dare priorità alle risorse naturali, decisive per la sopravvivenza dell'umanità. Solo dopo vengono conoscenza e cultura, servizi e internet. Le comunità e i movimenti ambientalisti devono diventare una voce che decide insieme alle altre istituzioni del territorioI beni comuni naturali, legati ai quattro elementi di Empedocle -acqua, aria, terra e fuoco- possono esprimere, riletti alla luce del presente, un modello sociale e produttivo alternativo, ma non sostitutivo, a quello capitalistico.  Hanno questa valenza perché mettono in discussione il capitalismo da tre angolature essenziali: l'economia di mercato e quindi la mercificazione delle cose e delle persone; la proprietà privata e quindi lo sfruttamento del lavoro e della natura; la democrazia rappresentativa, che nella globalizzazione neoliberista non garantisce la partecipazione e il controllo dei cittadini, neanche in misura limitata.

Bauman ha spiegato l'incertezza che padroneggia il nostro mondo globalizzato con il fatto che ormai esistono solo consumatori immersi nel brodo frenetico dell’acquisto, un mostro che considera l’uomo, e la sua appartenenza alla società civile, solo ed unicamente attraverso le cose che riesce a comprare, in una sorta di obbligata omologazione che comporta l’alienazione di sé, ed ha definito tale situazione come Società liquida. Questa sua figura comporta metafore a vari livelli.

Non è un problema tecnico. Non c'era bisogno di particolari competenze ingegneristiche o finanziarie per capire, fin dal 21 aprile di due anni fa, quando al Lingotto fu presentato in pompa magna, che il piano «Fabbrica Italia» stava sulle nuvole.