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Questo titolo mi accorgo ora che è ripreso da un libretto di Yves Congar, Pour une église servante et pauvre (Les Editions du Cerf, Paris, 1963, pp. 150).  Nelle conclusioni Congar dice, tra l'altro: Abbiamo molto da fare per passare dal semplice piano morale - dove operiamo con uno spirito personale di umiltà e di servizio, ma in strutture di casta e di riserva di caccia (chasse garde) - al piano delle concezioni ecclesiologiche stesse (cioè di come dobbiamo pensare la chiesa) (Enrico Peyretti).

A novembre dello scorso anno, i giornali si riempirono della notizia delle dimissioni del Papa. Dapprima si parlò di un’indiscrezione. Poi si fece riferimento a un’affermazione rilasciata durante un’intervista in cui Francesco disse che il suo sarebbe stato un pontificato breve. Poi tutto rientrò. C’è chi intanto pensò che il Papa potesse riferirsi a una malattia, chi invece pensò più semplicemente all’età (a conferma di questo, molti lessero un’altra sua frase: «La scelta di papa Benedetto XVI non deve essere considerata un’eccezione ma una possibilità»).

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