LiberoMondo sta seguendo l'evolversi della difficile situazione in Palestina anche grazie ai contatti con le organizzazioni partner presenti nell'area.
Qui di seguito riportiamo un'interessante contributo che abbiamo ricevuto da Sindyanna, organizzazione con cui collaboriamo dal 2004. Oltre ad avere avuto il piacere di ospitare loro rappresentanti, abbiamo avuto modo di apprezzare il loro lavoro nel corso dei viaggi di verifica effettuati in Palestina da personale di LiberoMondo.
Qui di seguito riportiamo un'interessante contributo che abbiamo ricevuto da Sindyanna, organizzazione con cui collaboriamo dal 2004. Oltre ad avere avuto il piacere di ospitare loro rappresentanti, abbiamo avuto modo di apprezzare il loro lavoro nel corso dei viaggi di verifica effettuati in Palestina da personale di LiberoMondo.
Cari partner di Sindyanna,
Ancora una volta la nostra regione sguazza nel sangue del popolo palestinese. Sindyanna of Galilee, un'organizzazione di commercio equo che mira a costruire ponti tra israeliani e palestinesi, guarda con dolore al modo con cui l'esercito israeliano provoca la devastazione a Gaza. Noi crediamo, ora più che mai, che dobbiamo lavorare con le altre forze di pace nella nostra regione e nel mondo per fermare questa guerra, offrendo alternative alla politica israeliana di dominazione attraverso la forza. Ora più che mai noi abbiamo bisogno della vostra solidarietà in modo che l'idea che ci unisce, quella di un mondo più equo, si possa realizzare.
In questo sforzo Sindyanna si è unita con le altre organizzazioni che stanno dietro le opinioni espresse sul sito internet di Challenge (www.challenge-mag.com).
Vi invitiamo a leggere gli articoli pubblicati su tale sito internet e a inviarci le vostre considerazioni. Qui di seguito proponiamo una citazione da uno di questi articoli. Essa presenta la posizione di Sindyanna sulla guerra a Gaza:Ancora una volta la nostra regione sguazza nel sangue del popolo palestinese. Sindyanna of Galilee, un'organizzazione di commercio equo che mira a costruire ponti tra israeliani e palestinesi, guarda con dolore al modo con cui l'esercito israeliano provoca la devastazione a Gaza. Noi crediamo, ora più che mai, che dobbiamo lavorare con le altre forze di pace nella nostra regione e nel mondo per fermare questa guerra, offrendo alternative alla politica israeliana di dominazione attraverso la forza. Ora più che mai noi abbiamo bisogno della vostra solidarietà in modo che l'idea che ci unisce, quella di un mondo più equo, si possa realizzare.
In questo sforzo Sindyanna si è unita con le altre organizzazioni che stanno dietro le opinioni espresse sul sito internet di Challenge (www.challenge-mag.com).
"La responsabilità per quello che ora sta accadendo a Gaza ricade, quasi esclusivamente, su Israele. Forse "Piombo fuso" (nome della campagna militare israeliana) si concluderà effettivamente, in un cessate il fuoco "migliorato". Forse vedremo presto i capi di Hamas nuovamente a Il Cairo. Ma un ritorno alla calma sarà una non soluzione. Quale soluzione ci può essere finché i Territori Occupati continuano a sprofondare in corruzione, povertà e disperazione? Quanto tempo ci vorrà fino che una "nuova calma" ceda il passo ad un altro massacro?"
"E per quanto tempo la società israeliana può continuare a vivere come una Forza di Occupazione? Quanto tempo ci vorrà prima che i divari sociali interni al paese, insieme con il continuo peggioramento del conflitto, assestino un colpo molte volte peggiore dei razzi provenienti da Gaza? Il problema fondamentale non è Hamas.
È il consenso nazionalista dei partiti politici di Israele, che hanno spinto l'attuale governo di transizione ad attuare questo massacro, il cui solo vero scopo è di continuare a rinviare il costo della pace."
Vi chiediamo di unirvi a noi nel protestare per questa guerra, in massa nelle strade o con qualsiasi mezzo potete, per giungere finalmente a una soluzione giusta al problema palestinese.
Un caro saluto
Hadas Lahav
a nome del direttivo di Sindyanna
"E per quanto tempo la società israeliana può continuare a vivere come una Forza di Occupazione? Quanto tempo ci vorrà prima che i divari sociali interni al paese, insieme con il continuo peggioramento del conflitto, assestino un colpo molte volte peggiore dei razzi provenienti da Gaza? Il problema fondamentale non è Hamas.
È il consenso nazionalista dei partiti politici di Israele, che hanno spinto l'attuale governo di transizione ad attuare questo massacro, il cui solo vero scopo è di continuare a rinviare il costo della pace."
Vi chiediamo di unirvi a noi nel protestare per questa guerra, in massa nelle strade o con qualsiasi mezzo potete, per giungere finalmente a una soluzione giusta al problema palestinese.
Un caro saluto
Hadas Lahav
a nome del direttivo di Sindyanna