La fine dell'età dell'abbondanza
- Paolo Cacciari
- Categoria: Crisi economica
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Il sistema capitalista si basa sulla disposizione psicologica all’insaziabilità. Secondo Robert e Edward Skidelsky se può uscire solo riscoprendo l’idea antica di “eudaimonia”.
Duemila miliardi. Debito pubblico record
- Domenico Moro
- Categoria: Crisi economica
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E così siamo arrivati a duemila miliardi di debito. la notizia mette i brividi ma è vera, ed è forse l’ultimo regalo fatto all’Italia dai (presunti) risanatori Tecnici. Come può essere accaduto, dopo tanto rigore, dopo dodici mesi di lacrime e sangue? Da più di un anno si è affermata la vulgata secondo cui l’aumento del debito pubblico porta alla crescita degli interessi sul debito pubblico e dello spread, il differenziale con i tassi tedeschi.
E' etico pagare il debito?
- Alex Zanotelli
- Categoria: Crisi economica
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Ho riflettuto a lungo come cristiano e come missionario,nonchè come cittadino, sulla crisi economico-finanziaria che stiamo attraversando, e sono riandato alla riflessione che noi missionari avevamo fatto sul debito dei paesi impoveriti del Sud. Per noi i debiti del Sud del mondo erano ‘odiosi’ e ‘illegittimi’ perché contratti da regimi dittatoriali per l’acquisto di armi o per progetti faraonici , non certo a favore della gente. E quindi non si dovevano pagare! “E’ immorale per noi paesi impoveriti pagare il debito,” -così affermava Nyerere, il ‘padre della patria ‘ della Tanzania, in una conferenza che ho ascoltato nel 1989 a Nairobi (Kenya). “ Quel debito- spiegava Nyerere- non lo pagava il governo della Tanzania, ma il popolo tanzaniano con mancanza di scuole e ospedali.” La nota economista inglese N.Hertz nel suo studio Pianeta in debito , affermava che buona parte del debito del Sud del mondo era illegittimo e odioso.
Intervista all’economista Luciano Gallino: c'è tecnico e tecnico
- Francesca Fornario
- Categoria: Crisi economica
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Luciano Gallino è la roccia millenaria che resta attaccata alla montagna dopo la frana. Franano i socialisti europei convertiti ai dogmi del (sempre più) libero mercato finanziario; si sgretola l’anima socialdemocratica del Pd perché – dice Gallino – «il centrosinistra è ormai una variante del partito neoliberale, il partito del “Ce lo chiede l’Europa e non abbiamo alternative ”». Lui, il sociologo che negli anni Cinquanta all’Olivetti indagava le trasformazioni del mercato del lavoro, resta immobile. E assiste, incredulo, allo smottamento: «Che fine ha fatto la prospettiva della piena occupazione? ».
Debito pubblico: come ci siamo arrivati e chi ci ha spennati
- Francesco Gesualdi
- Categoria: Crisi economica
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La fortuna del potere è costruita sull’incuria e l’incompetenza, non la propria, ma quella dei sudditi. Sicuro che nessuno verifica la veridicità dei fatti, ma che tutti ripetono a pappagallo le notizie ben confezionate, ne fabbrica di proprie, false e tendenziose, per affidarle ai ripetitori acefali affinché le trasformino in luoghi comuni. In idee, cioè, che nessuno mette in discussione perché assorbite come verità incrollabili. E’ successo quando hanno voluto imporci una globalizzazione a misura di multinazionali, quando hanno voluto rifilarci un’Europa al servizio di banche e speculatori, quando hanno voluto scipparci l’acqua e gli altri beni comuni a vantaggio delle imprese private. E oggi sta succedendo col debito pubblico.
Il manifesto politico di Mario Draghi
- Vladimiro Giacchè
- Categoria: Crisi economica
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È un segno dei tempi che sia un banchiere, anzi IL banchiere europeo per eccellenza, Mario Draghi, a proporre all’opinione pubblica europea il più importante manifesto politico di questi mesi. Perché l’articolo del presidente della BCE pubblicato sul settimanale tedesco “Die Zeit” (con un titolo cretino che la dice lunga sulle ossessioni monomaniacali dell’establishment di quel paese: “Così l’euro resta stabile!”) è un vero e proprio manifesto politico.
Alla crisi risposta montana non montiana
- Massimo Michelucci
- Categoria: Crisi economica
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Di fronte alla crisi imperversante rifletto che la risposta montiana naviga nelle stesse acque finanziarie che l’hanno prodotta. È il tentativo di ripristinare il sistema andato in tilt, e non solo in Italia, ma in Europa, se non nel mondo.
Una risposta che addirittura confesso non so giudicare tecnicamente, visti i risultati finora non raggiunti e le diatribe tra dottrinari di filosofie economiche che ne contestano la strategia. Io invero mi pongo su un livello diverso. Parto da un interrogativo di fondo. Ma a me questo sistema piace? La risposta è sicura ed è no.
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