Chi sa andare al di là dei "toni" potrà comprendere l'importanza di quanto ora verrà detto.
Vedo di tradurre questo comunicato - sotto riportato - post marcia di Flavio Lotti:
- militari italiani a casa subito dall'Afghanistan
- l'Italia si ritira dalla missione ISAF
- ci impegnamo comunque, dal basso, ma anche con il supporto istituzionale, per interventi civili e cooperativi in sostegno delle organizzazioni democratiche afghane.
Se è così finalmente siamo sulla linea giusta.
Meglio tardi che mai.
E cerchiamo di essere più chiari nelle nostre comunicazioni!
(Non so in quale tono dirlo, ma vorrei essere capito senza equivoci).
Ora a fine giugno si vota il rifinanziamento della missione.
I marciatori del 16 maggio, per quell'occasione, farebbero bene, Lotti in testa, ad assediare
(pacificamente si intende) il Parlamento.
Abbiamo da rappresentare il 60-70% degli italiani che vuole la fine della guerra proprio nel senso
concreto del ritiro delle truppe da quel Paese.
Mi attendo un appello della Tavola della Pace - stringato e chiaro - in questo senso...
E personalmente accoglierei Lotti con tutti gli onori (come si suol dire) alla nostra assemblea di
Sesto San Giovanni (il 29 e il 30 maggio) se ci portasse questa proposta di mobilitazione.
(Restando, sempre per quanto mi riguarda, comunque dell'idea che la Tavola rappresenta, per adesso, un pacifismo
settorializzato e burocratico...)
Alfonso Navarra - obiettore alle spese militari e nucleari