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A proposito dell'appello di Anna Falcone e Tommaso Montanari per il 18 giugno a Roma e le elezioni

L'appello per l'iniziativa del 18 giugno lanciato da Anna Falcone e Tommaso Montanari, rischia sicuramente di rifare la stessa esperienza negativa del passato con la pura sommatoria dei vari partitini e associazioni che vivono fuori dal recinto del PD...

Ricordo di avere partecipato nel 2008, alla campagna elettorale a sostegno della Sinistra Arcobaleno...

In qualità di Segretario della FIOM provincia di Lucca... dovevo tenere distinzione con i partiti.. ma la FIOM nazionale , regionale e provinciale decise di prendere posizione (anche se non ufficialmente) attraverso iniziative a sostegno di quella campagna elettorale per una lista che avrebbe dovuto "nascere dal basso"... ma che invece sappiamo come è andata a finire ... La lista Arcobaleno prese il 3,2% senza entrare in parlamento.

Ma la realtà che si ha di fronte , e che vede come anche nelle ultime elezioni amministrative, la sinistra radicale non solo non si estende ma continua a dimensionarsi ed anche con la legge elettorale, che nell'ipotesi di riforma si andrà a concretizzare con il 62% dei parlamentari nominati ed il tetto minimo del 5%, di fatto verrà fatta fuori tutta la sinistra spezzettata oggi esistente alla sinistra del PD...

Quindi nonostante i rischi fondati di cui sopra, i firmatari dell'appello, hanno fatto una cosa buona e giusta ma che di per se non è sufficiente.

Dobbiamo sempre avere presente la realtà sociale, politica, culturale per quello che è e non quello che vorremmo che fosse...

  • 0ggi la maggioranza dei giovani sono scivolati nella fascia del bisogno, della precarietà, senza avere prospettive future di vita dignitosa.

  • la maggioranza dei pensionati vive sotto la soglia di povertà e per coloro che sono andati in pensione con il sistema retributivo ed una pensione dignitosa, hanno di fronte a se un futuro incerto con governi che potrebbero mettere in discussione le loro pensioni abbassandole attraverso l'estensione a tutti del sistema contributivo;

  • i salari sono bloccati con incrementi salariali contrattuali che hanno toccato il fondo per la vergogna anche di chi li ha firmati... e gli stipendi non fanno arrivare le famiglie alla fine del mese;

  • una minoranza del 10% di persone presenti nel nostro Paese anche , detiene il 55% di tutta la ricchezza esistente e continua a lucrare togliendo risorse sullo stato sociale e sui più deboli;

  • la realtà nelle fabbriche e nei territori, che vede uno sviluppo distorto che fa franare i terreni, travolgere con tracimazioni ed allagamenti, ammalare le persone ed uccide con gli infortuni sul lavoro...

Per non parlare della sanità pubblica, dove il rapporto censis-rbm per il 2016 sostiene:

  • che nel 2016 ben 12 milioni di italiani hanno rinunciato almeno ad una prestazione sanitaria per motivi economici, 1,2 milioni in più rispetto al 2015;

  • che 7,8 milioni di persone hanno fatto debiti o utilizzato i propri risparmi per fare una cura non rinviabile;

  • che da circa 15 anni tutti i governi hanno tagliato le risorse alla spesa sanitaria pubblica con la necessità dei cittadini a rivolgersi alla sanità privata;

  • che la sanità privata assorbe 35,2 miliardi di euro con un incremento del 4,8% rispetto al triennio precedente con grande vantaggio delle cliniche private;

  • che L'Italia ha realizzato il record negativo europeo per la riduzione pro-capite della spesa sanitaria;

  • che la copertura sanitaria effettuata da privati tramite le polizze assicurative "integrative" e' oggi pari al 20% della popolazione;

  • che le visite specialistiche in virtù della mancanza di personale e macchinari necessari, si sono allungati a dismisura, ad esempio una mammografia fino a 3 anni fa veniva fatta in 60 giorni, oggi in 122 giorni;

  • che a causa della riduzione della spesa sanitari pubblica i ceti dei cittadini più poveri muoiono prima .

Quindi mentre dilaga: la disoccupazione, negazione dei diritti, povertà, disuguaglianze, corruzione, omicidi bianchi, privilegi di casta... con una situazione che peggiora continuamente... esiste un senso di letargia che filtra dentro l'anima... anche dentro le fabbriche tra i lavoratori ... certo le responsabilità maggiori sono dei gruppi dirigenti anche fuori usciti dai partiti che governano...

Chi non è andato a votare e a Lucca sono la maggioranza dei cittadini, ma anche chi ci è andato, vorrebbe soprattutto sapere come rovesciare questa situazione... cosa che non ho sentito con chiarezza sino ad oggi da nessuno, e dal voto a Lucca esce il ridimensionamento del PD che perde circa il 10% rispetto alle precedenti elezioni, del M5S , e la quasi scomparsa della sinistra all sinistra del PD, mentre si conferma (incredibilmente) come terzo partito con il 7,80% Casapaund con il suo candidato che si è dichiarato apertamente fascista. ..

Quindi sarebbe necessario costruire un nuovo soggetto puntando esclusivamente sui contenuti con un progetto chiaro che riduca le disuguaglianze anche riducendo le spese militari, un piano interventi di interventi pubblici per il risanamento dei territori e la crescita occupazionale...

Io non credo però che in questo contesto , sia possibile fare nascere un soggetto politico alla sinistra del P?D soltanto aggregando le forze sociali e politiche presenti che non sono e si siano compromesse nel passato con le politiche del PD di Renzi e che hanno votato si al referendum del 4 dicembre... no, non basta fare questo se contemporaneamente nelle fabbriche e nei territori non saremo in grado di sviluppare lotte adeguate e ricostruire soprattutto nelle grandi fabbriche i rapporti di forza contrattuali che sono stati macinati negli ultimi 15 anni.

Non si va da nessuna parte senza una forte discontinuità capace di accantonare gli apparati divenuti impresentabili ma soprattutto se non riusciremo aggregare associazioni, movimenti, cittadini nei territori, lavoratori, pensionati, studenti , su un preciso piano di rivendicazioni aziendali, territoriali, nazionali, su un programma che esprima obiettivi radicali corrispondenti alla gravità della crisi e alla barbarie capitalistica in atto.

 

Umberto Franchi

Lucca 12 giugno 2017