• Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

L'ANPI si schiera per il referendum popolare, per dire "no" alla legge di riforma del Senato ed alla legge elettorale. La decisione è stata presa nella riunione del Comitato nazionale del 21 gennaio dove si è circa la riforma del Senato e la legge elettorale e sulla proposta di aderire ai Comitati referendari.

Dinanzi alla crisi che sta devastando il tessuto sociale, che vede spesso “inadeguato” il livello del dibattito politico, diventa essenziale riscoprire la Politica e la sua bussola: la Costituzione.

Ci ha lasciato Teresa Mattei, partigiana combattente, Costituente, per anni componente della Presidenza onoraria dell'ANPI. Un lutto gravissimo. Per tutti i sinceri democratici e antifascisti Teresa è stata il simbolo di una lotta autentica e appassionata per l'uguaglianza nei diritti di tutti i cittadini, senza alcuna distinzione: proprio l'articolo 3 della Costituzione porta la sua firma.

Me lo chiedo perché sono sempre più smarrito, tutti infatti dicono di credere nella Costituzione, soprattutto in quell’articolo 3 che nelle aule della giustizia è riassunto nella frase “la legge è uguale per tutti”. Tutti vi si richiamano ma sembrano dimenticare che tale essenza ugualitaria si sviluppa chiaramente nel testo della Carta anche attraverso altri articoli che hanno la funzione di catalizzatori, cioè di strumenti attraverso i quali il comandamento si attua.

Per chi guarda alla crisi in corso dal punto di vista di un mondo diverso alcune questioni già ampiamente dibattute in altre sedi possono essere date per scontate. Innanzitutto, se c'è o ci sarà una "ripresa" dalla crisi - il che è ancora da vedere - non sarà granché; dei tre principali indicatori con cui si misura l'andamento economico (Pil, profitti e occupazione), la ripresa potrà riguardare il Pil di alcuni paesi, i profitti di una parte, e una parte soltanto, delle imprese; ma sicuramente non riguarderà l'occupazione e i redditi da lavoro.