25 aprile 2022 : non è una giornata di festa
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Questo anno 2022, la festa del 25 aprile, che commemora la Liberazione dal nazifascismo, cade in un momento in cui in Europa c’è una guerra, causata dall’invasione dell’Ucraina da parte della Russia.
Non si festeggia quando c’è una guerra in cui anche l’Italia è coinvolta con l’invio di armi. Dopo la seconda mondiale fu evidente che le guerre si sarebbero combattute nelle città, anche con bombardamenti, contro civili . I padri costituenti all’articoli 11 della Costituzione sono stati molto chiari “ L’Italia RIPUDIA la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali “…
Guerra e Pace nel 2022
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Di fronte all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia il movimento della pace non è neutrale: abbiamo ben chiaro chi è l’invasore, il suo regime e la volontà di modificare il contesto geopolitico che lo circonda.
Ciò premesso, anche per smentire la narrazione a senso unico dei media, ci è chiaro che un conflitto non nasce casualmente, bensì affonda le sue radici nelle contraddizioni, nelle fragilità e negli accadimenti storici: questa guerra ha radici che risalgono almeno al 2014 quando, nei fatti, nessuno si è alzato in difesa delle vittime del Donbass e il silenzio europeo è regnato a Odessa. Si è persa l'occasione di mettere in discussione vecchie alleanze politico militari; occasione possibile dopo la caduta del muro di Berlino, il cui mancato «accoglimento» ha lasciato aperti nuovi terreni di conflitto.
Guerra Russo-Ucraina: lettera aperta di AAdP ai parlamentari della provincia di Massa Carrara. Risposta del Sen. Massimo Mallegni
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L'Accademia Apuana della Pace ha inviato ai parlamentari della nostra zona (On. Deborah Bergamini, On. Maria Cosimo Ferri. On. Martina Nardi, On. Riccardo Ricciardi, Sen. Laura Bottici, Sen, Massimo Mallegni, Sen. Andrea Marcucci) una lettera aperta con la quale si è chiesto a ciascuno di loro di condividere la propria espressione di voto e la motivazione, riguardo alla decisione del Governo Italiano di inviare armi in Ucraina e a quella di procedere all’incremento delle spese per la Difesa fino al 2% del Prodotto Interno lordo.
Pubblichiamo la risposta dell'Sen. Massimo Mallegni.
Egreg. Onorevole/Senatore, nell’ottica di un più proficuo rapporto tra eletti ed elettori , al fine di aumentare la partecipazione e la vicinanza della Istituzione parlamentare di cui Lei fa parte, alla vita dei cittadini, come Accademia Apuana della Pace, coordinamento provinciale di associazioni per la Pace, le chiediamo di condividere la sua espressione di voto e la motivazione, riguardo a due decisioni importanti del nostro Governo a cui il parlamento è chiamato a rispondere. (Queste domande le rivolgiamo anche se sappiamo che alcuni di voi non hanno votato perché assenti o perché in Senato non è ancora stata fatta la votazione.)
Lettera ai Parlamentari della provincia di Massa Carrara
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