Marcia interreligiosa della Pace del 5 febbraio 2023. Tante guerre, una Pace globale: l'intervento di Accademia Apuana della Pace
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C'è una guerra non dichiarata ma molto crudele che si sta compiendo ai confini dell'Europa e nel mediterraneo, la guerra ai profughi, a chi scappa da altre guerre, dalla fame, a chi cerca un avvenire migliore... Eppure avremmo bisogno in Italia, a crescita zero , di persone nuove, di giovani..eppure si fa di tutto per disincentivare le partenze pagando tanto regimi come quello turco o la Libia, nella rotta balcanica si sperimentano i più efferati - moderni sistemi di sorveglianza e respingimento, nel mediterraneo lasciamo che il mare inghiotta le sue vittime, senza nome ...
L'ipocrisia del governo
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L'ipocrisia del governo
Il nuovo codice per le ONG attive nel mediterraneo rappresenta non solo un orribile decreto, che conferma ancora l'impostazione “disumana” di questo governo nei confronti dell'immigrazione, ma anche la conferma della disinformazione che questo esecutivo veicola nella società civile.
Si accusano le ONG di essere la causa dell'immigrazione, ignorando di fornire il vero dato relativo all'incidenza dei salvataggi delle ONG rispetto al totale dell'immigrazione in Italia: nel 2022 ci sono stati 101.922 arrivi , la percentuale degli sbarchi fatti dalle Ong è circa del 14%, 2000 sono state per persone morte in mare, 23.000 respinti in Libia (dati ripresi dal quotidiano Avvenire).
Alla memoria di Stella Buratti
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“È con profonda costernazione che il Senato e il comitato di redazione dell’Accademia Apuana della Pace hanno appreso, nella giornata di mercoledì 7 Dicembre, della scomparsa della cara Maria Stella Buratti.
Tacciano le armi. Negoziato subito. Manifestazione a Massa del 21/10/2022. Intervento di Gioia Giusti (Fridays For Future Massa)
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Inizio quest’intervento con una provocazione: sono ormai diversi anni che nelle propagande elettorali di alcuni partiti il nemico comune viene identificato con chi cerca di attraversare le frontiere, non più l’invasore che si paventava all’epoca delle guerre mondiali, bensì l’immigrato, una sorta di invasore 2.0 che non combatte con la prepotenza di un grande esercito, ma con la pietà a cui ci muovono innocenti e bambini, che non è animato dal patriottismo e dall’illusione della vittoria, ma dalla disperazione e dalla povertà. In questi anni in cui la patata bollente del capro espiatorio di tutti i nostri problemi economici ed esistenziali è passata a loro siamo stati tartassati dalla retorica dell’ “aiutiamoli a casa loro”.
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