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A tutti i presenti - organizzatori e partecipanti - in questa intensa e significativa giornata promossa all’insegna di un forte impegno europeo per la PACE, volentieri porto il cordiale saluto ed il fraterno abbraccio del direttivo e dei soci dell’A.N.P.I. “Laura SEGHETTINI” di Pontremoli.

L’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, che qui sono onorato di rappresentare, si sta riorganizzando in tutta Europa per portare attivamente, anche oltre i confini del nostro Paese, i valori democratici e le sfide antifasciste che sono alla base del suo Statuto e, a livello sia locale che nazionale e sovranazionale, sta acquisendo nuove adesioni e nuovi consensi, a conferma della crescente consapevolezza collettiva della drammatica criticità del momento storico che stiamo attraversando e della necessità di accantonare ogni sterile contrapposizione per ritrovare unità e compattezza intorno a princìpi inderogabili unanimemente condivisi.

Salve,

mi chiamo Daniele Rossi, vi porto i saluti della Sezione Anpi di Casola in Lunigiana Fivizzano. La nostra sezione la pace la coltiva fin dal suo nome, nel 2013 abbiamo deciso di intitolarci ad Hans e Sophie Scholl, due resistenti tedeschi decapitati dai nazisti. Questo decisione non è stata presa a cuor leggero, visto l’uccisione nei nostri due comuni, di 72 partigiani e 430 civili.

Sono felice di essere a Pontremoli e poter condividere con voi una riflessione sulla guerra e la pace.

Il Rwanda è un puntino in mezzo all’Africa, grande all’incirca quanto il Piemonte, ed è uno dei paesi più densamente popolati dell’Africa.

AmatAfrica è una Onlus laica, che opera in Rwanda dal 1995, appoggiandosi a varie missioni dislocate sul territorio rwandese gestite dalle suore Oblate di Lucca. I suoi volontari provenienti dalla Lunigiana, Garfagnana e Versilia hanno ideologie, credo e idee politiche differenti, sono tutte persone con impieghi e competenze negli ambiti più svariati: medicina, agricoltura, mediazione culturale, edilizia, forze dell'ordine, impiegati o liberi professionisti. Si autofinanziano con donazioni, con eventi, con il ricavato del 5x1000 o proponendo oggetti creati dalle cooperative rwandesi durante gli avvenimenti.

Insieme per la Pace

Quante e quali sono le guerre nel mondo ! ?

L’invasione russa dell’Ucraina è solo l’ultimo di un lungo elenco di conflitti. Come non ricordare la Siria, a noi tristemente nota, la Repubblica Democratica del Congo, dove una guerra dura da trent’anni per sottrarre a questo paese risorse minerarie utili al mondo occidentale, la Palestina, dove un popolo da troppi anni vive violentato e senza uno stato, ma anche lo Yemen, la Libia, il Sud-Sudan, la Somalia, il Myanmar, la Nigeria, l’Iran e molte altre sono le popolazioni del mondo per cui il conflitto è la tragica normalità.

La pace non è l’armistizio. Non è l’accordo, o il trattato di pace tra i governi di due o più parti. Non è questo, nel senso che non è soltanto questo. Non è la fine delle azioni belliche, non è la pacificazione, sebbene questa sia auspicata e cercata in tempo di guerra. La pace si compone e si sostanzia del sentimento dei popoli (Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella). La pace è il modo di esprimersi e di rapportarsi. È fatta del sentire, sì, come del volere e del pensare la vita.

Basta Guerra! Vinciamo con la pace

Questa sera siamo qui tutte e tutti insieme per chiedere ancora una volta con voce chiara e forte pace.

Ma la pace cosa è? Pace non è semplice assenza di conflitto.

Pace è mettere la centro dell'agenda politica i bisogni equi e solidali di tutte e tutti, mettere al centro la giustizia sociale a fianco di quella ambientale. Pace è far diventare un tabù costruire muri anche in mezzo al mare, pace è pratica e rispetto dei diritti per tutte e tutti.

Si vis pacem, para pacem!

A un anno dallo scoppio della guerra, seguita all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, e nell’imminenza della fiaccolata per la pace, del 24 febbraio a Carrara, di cui Legambiente è tra i promotori, vogliamo condividere alcune riflessioni.

In quanto associazione ambientalista, ci corre innanzitutto l’obbligo di sottolineare l’impatto che questa tragica guerra, che insanguina la nostra Europa, sta avendo sull’ambiente.

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