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Viene da lontano, da un Paese, l’Argentina, «quasi alla fine del mondo», Francesco e, dalla finestra di piazza San Pietro, senza orpelli né paramenti, saluta i fedeli con un «buonasera», invitandoli, chinando per primo la testa, a pregare, «per noi, l’uno per l’altro».

Il gesto di "rinuncia" di Benedetto XVI assume un rilievo ed un importanza dirompente nella Chiesa. Ne parliamo con alcuni amici che, in questi anni, hanno contribuito a costruire l'Accademia Apuana della Pace: Ida Tesoni (Presidente Bottega del Mondo), Stella Buratti (Presidente AVAA), Almo Puntoni (Direttore Caritas Diocesana), Federico Bonni (Consigliere Comune di Carrara), Luca Marzario (Portavoce AAdP), Anna Maria Vignali (Psicologa – Formatrice dell'Associazione Volontari Ascolto e Accoglienza).

Che cosa rimarrà nella storia delle dimissioni di Papa Benedetto XVI? Che cosa rimarrà di questo evento straordinario di cui siamo testimoni? Che cosa rimarrà, in un’epoca dove l’etere divora quintali di notizie, dove i virus hanno il potere di fare tabula rasa di ogni informazione digitale.