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Il 7 gennaio sera, non appena ricevuta la notizia dell'attentato di Parigi, abbiamo pubblicato sul nostro sito "Je suis Charlie: ma rifiutiamo l'islamfobia che sta sorgendo".

Siamo sempre convinti che i pensieri, le culture e le religioni siano plurali e che pertanto debba essere rifiutata ogni forma di integralismo che voglia ridurre il tutto alla propria visione, alla propria prospettiva.

Il pellegrinaggio da palazzo ducale fino ai piedi della scalinata del duomo di Massa il 30 dic 2014

IL PELLEGRINAGGIO DEGLI INUTILI - Siamo di nuovo qua con un’altra iniziativa decisamente fuori di chiave. Dopo il funerale dei servizi pubblici della pubblica amministrazione provinciale di Massa-Carrara ecco il pellegrinaggio degli inutili.

Oggi un male oscuro attanaglia tutti: l'indifferenza che è peggio dell'odio. Perchè l'odio puoi, in qualche modo, individuarlo e combatterlo, comprendendo che odiare fa principalmente male a chi odia, non all'odiato. L'indifferenza no, perchè si insinua nelle pieghe profonde dell'anima, perchè è il cancro invisibile che rode e uccide, prima che sia possibile intravvederlo.

Battaglia tra regolari e abusivi. Scontri tra italiani e stranieri. Milano e Roma, storie differenti, espressione della stessa faccia della medaglia sociale che acuisce le dicotomie. Una guerra tra poveri, scandita da rabbia e violenza, da ragioni distribuite tra chi ha diritto e chi non lo ha, in un Paese che detiene il record europeo di edifici abbandonati e continua a costruire; in uno Stato dove rom e migranti sono da sempre il primo capro espiatorio di malesseri che si trascinano, che la crisi acuisce, che la politica cavalca senza mai risolvere.

Il 2 ottobre è la Giornata internazionale della nonviolenza: facciamo in modo che sia un momento di forte coscientizzazione e di efficace opposizione alla guerra, alle stragi di cui essa consiste, ai suoi strumenti e ai suoi apparati; di efficace opposizione al razzismo ed a tutte le persecuzioni e le schiavitù; di efficace opposizione al maschilismo che è la radice di tutte le altre violenze.

Dal 1948 i palestinesi vivono condannati a un’umiliazione perenne. Non possono neanche respirare senza avere il permesso. Hanno perso la patria, la terra, l’acqua, la libertà, tutto. Tantomeno hanno diritto a eleggere i propri governanti. Quando votano quelli che non devono votare, vengono castigati. Gaza adesso viene castigata.