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L'Amministrazione Comunale di Massa, all'interno del PIUSS, ha in programma la realizzazione di scale mobili lungo la salita del borgo antico che porta al castello medioevale dei Malaspina. Nonostante la richiesta di confronto su un tema a rilevante impatto ambientale e culturale, l'Amministrazione Comunale sembra poco propensa al dialogo. Su quetso tema pubblichiamo la lettera alle Autorità dell'Associaizone "Italia Nostra", sezione di Massa e Montignoso.


Si è svolta sabato 22 maggio alle ore 10:00 presso la Casa delle Culture (ex deposito CAT) l’assemblea generale di verifica dello stato di avanzamento dei lavori  dei gruppi di discussione, organizzati su base tematica, aderenti al percorso di Bilancio Partecipato 2010.
Durante l’assemblea, aperta a tutti i cittadini, i rappresentanti dei Tavoli tematici hanno illustrato le idee emerse dai gruppi di lavoro. Scopo dell’incontro, oltre a quello di informare,  è stato quello  di facilitare le connessioni e la comunicazione fra i diversi tavoli e fra  tavoli e la cittadinanza.

Prosegue il percorso del bilancio partecipato nel Comune di Massa, come uno dei momenti in cui realizzare una partecipazione diversa della città alla vita politica.

In occasione dell'assemblea del 22 maggio u.s. Sono state presentate le idee sulle quali i diversi tavoli stanno lavorando. Erano presenti all'Assemblea il Sindaco di Massa, Ing. Roberto Pucci, e l'Assessore al Bilancio Partecipato, prof. Alessandro Volpi, che è stato l'assessore che più si è impegnato per la realizzazione di percorsi partecipativi.

Al sindaco del Comune di Massa, Roberto Pucci, e alla vicesindaco e assessore all'edilizia con delega al Piuss, Martina Nardi

Oggetto: Osservazioni circostanziate rispetto alla fattibilità di scale mobili per il castello Malaspina; con valutazioni sull'effettiva implementazione del processo partecipativo richiesto dal Disciplinare Piuss in un'ottica di rafforzamento dei processi di democrazia partecipativa; analisi della sostenibilità finanziaria e gestionale delle scale mobili alla luce anche delle indicazioni del Disciplinare Piuss; analisi dei vincoli gravanti sulla collina del castello e della procedura amministrativa di  coinvolgimento obbligatorio delle Soprintendenze di Lucca e Firenze  e della Direzione Regionale per i beni culturali e paesaggistici della Toscana.

Un piccolo ma bello e importante giardino storico di quasi ottantanni, molto amato dai marinelli, proprio perché rari sono gli spazi verdi nelle nostre città; con tante siepi, aiuole fiorite, qualche grande albero e rifiniture di pregio: panchine in marmo massiccio, grottini ed anche una fontana artistica in marmo bianco.

Oggi non c’è più, distrutto dalla furia iconoclasta delle colate di cemento, delle speculazioni, di chi vuole profittare del bene pubblico e non è in grado di capire quali siano le cose da conservare o valorizzare nel nostro territorio.

Il giorno 8 maggio era in programma l'assemblea generale di verifica dello stato di avanzamento dei lavori del progetto Bilancio Partecipato 2010.
Motivi organizzativi legati alla suddivisione dei tavoli di lavoro, nei quali si sono inseriti i cittadini e le associazioni partecipanti, obbligano ad uno spostamento di data per tale assemblea che si svolgerà il giorno sabato 22 maggio, alle ore 10, sempre alla Casa delle Culture  (ex deposito CAT) in Via Pomario Ducale a Massa.

In questa città manca colpevolmente la cura dello spazio pubblico, ma una popolazione che non può vivere gli spazi dove abita è una popolazione triste, disagiata e in pericolo: una comunità dove ci si incontra di più all'Esselunga che nei luoghi di svago è destinata alla disgregazione e all'abbruttimento, è abbandonata a se stessa. Come abbandonati sono i nostri bambini del centro cittadino, che, nonostante l'impegno che da 6 anni vede in prima linea un comitato di mamme, non hanno un'area verde a loro dedicata e comoda, lo sono gli adolescenti, i giovani che non hanno molte possibilità di svago, incontro, di crescita insieme, se non per strada, gli stranieri, che non accogliamo, ma piuttosto sfrattiamo, come è successo alla "casa delle culture" di Avenza, e nella schizofrenia che ci contraddistingue siamo capaci di intitolare il festival che anima a fine estate le nostre strade "Convivere". Non è possibile che i nostri amministratori non comprendano che il disagio e l'insicurezza si combattono non isolando o criminalizzando, ma dando a tutti, giovani e anziani, bambini, disabili, stranieri, studenti fuori sede, adolescenti, gli strumenti per vivere una vita degna nel territorio dove risiedono.