Campagna emergenza GAZA (Senza Confini ONLUS)
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Per la terza volta in pochi anni la situazione in Palestina ci coinvolge e ci costringe ad attivare una rete di solidarietà per la popolazione palestinese.
Il nostro principale partner in Palestina, PARC, ha lanciato un appello internazionale per aiutare le persone intrappolate nella Striscia di Gaza. PARC sta raccogliendo fondi per la preparazione di pacchi viveri che riesce a far entrare nella Striscia attraverso le organizzazioni internazionali. Un canale sicuro per far arrivare a destinazione un aiuto umanitario, come già fu necessario fare nel 2002 all'inizio della seconda Intifada e nel 2008 quando non fu più possibile acquistare il cous cous prodotto dalle donne di Gaza.
Il nostro principale partner in Palestina, PARC, ha lanciato un appello internazionale per aiutare le persone intrappolate nella Striscia di Gaza. PARC sta raccogliendo fondi per la preparazione di pacchi viveri che riesce a far entrare nella Striscia attraverso le organizzazioni internazionali. Un canale sicuro per far arrivare a destinazione un aiuto umanitario, come già fu necessario fare nel 2002 all'inizio della seconda Intifada e nel 2008 quando non fu più possibile acquistare il cous cous prodotto dalle donne di Gaza.
Sosteniamo il pacifismo israeliano (P. Hutter, M. Ovadia, S. Sinigaglia)
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Tra le tante manifestazioni e iniziative per il cessate il fuoco e per la soluzione del problema palestinese, anche quella di Paolo Hutter, Moni Ovadia, Susanna Sinigaglia, che in una lettera aperta invitano a sostenre il pacifismo israeliano.
«Abbiamo ragionato un po' su cosa fare di utile dall'Italia - scrivono Paolo Hutter, Moni
Ovadia, Susanna Sinigaglia - e pensiamo che sia sicuramente importante e positivo, anzi necessario dare un sostegno ai pacifisti israeliani nel momento forse più difficile della loro storia.
Ovadia, Susanna Sinigaglia - e pensiamo che sia sicuramente importante e positivo, anzi necessario dare un sostegno ai pacifisti israeliani nel momento forse più difficile della loro storia.
Dure ore a Gaza (Luisa Morgantini)
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Pubblicata sul quotidiano "Il manifesto" del 14 gennaio 2009 col titolo "Due ore all'inferno".
Tratta da Notizie Minime della Nonviolenza in Cammino n. 702 del 16 gennaio 2009
Poco più di due ore ma sono bastate per vedere la distruzione e la desolazione della gente di Gaza. Con otto parlamentari europei e un senatore del Pd, siamo stati gli unici rappresentanti politici ad essere entrati nella Striscia da quando è iniziato l'attacco israeliano.
Siamo entrati attraverso il valico di Rafah grazie alla indispensabile collaborazione dell'Unrwa e delle autorità egiziane e forzando la volontà di quelle israeliane che hanno respinto la nostra richiesta. Colpi di cannone e bombe sono caduti vicino alla sede dell'Onu in cui ci trovavamo, malgrado ci fosse una tregua di tre ore. Non rispettata.
Così come la risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, respinto da Israele e da Hamas.
Tratta da Notizie Minime della Nonviolenza in Cammino n. 702 del 16 gennaio 2009
Poco più di due ore ma sono bastate per vedere la distruzione e la desolazione della gente di Gaza. Con otto parlamentari europei e un senatore del Pd, siamo stati gli unici rappresentanti politici ad essere entrati nella Striscia da quando è iniziato l'attacco israeliano.
Siamo entrati attraverso il valico di Rafah grazie alla indispensabile collaborazione dell'Unrwa e delle autorità egiziane e forzando la volontà di quelle israeliane che hanno respinto la nostra richiesta. Colpi di cannone e bombe sono caduti vicino alla sede dell'Onu in cui ci trovavamo, malgrado ci fosse una tregua di tre ore. Non rispettata.
Così come la risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, respinto da Israele e da Hamas.
Accecati (Gad Lerner)
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Dal quotidiano "La Repubblica" del 30 dicembre 2008 col titolo "Accecati dal mito della guerra-lampo", tratto da Notizie minime della nonviolenza n. 705 del 19 gennaio 2009.
"Tutto ciò che è improvviso è male, il bene arriva piano piano".
Così pensava nella sua saggezza Mendel Singer, l'impareggiabile "Giobbe" di Joseph Roth. Magari ne serbassero memoria gli israeliani, esasperati da un assedio senza fine ma tuttora accecati dal mito della guerra-lampo risolutiva che nel 1967 parve durare sei giorni appena e invece li trascina, dopo oltre 41 anni, a illudersi nuovamente: bang, un colpo improvviso bene assestato, e pazienza se il mondo disapprova, l'importante è che il nemico torni a piegare le ginocchia.
"Tutto ciò che è improvviso è male, il bene arriva piano piano".
Così pensava nella sua saggezza Mendel Singer, l'impareggiabile "Giobbe" di Joseph Roth. Magari ne serbassero memoria gli israeliani, esasperati da un assedio senza fine ma tuttora accecati dal mito della guerra-lampo risolutiva che nel 1967 parve durare sei giorni appena e invece li trascina, dopo oltre 41 anni, a illudersi nuovamente: bang, un colpo improvviso bene assestato, e pazienza se il mondo disapprova, l'importante è che il nemico torni a piegare le ginocchia.
Gli aquiloni di Gaza (Ettore Masina)
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Lettera n. 138 di Gennaio 2009
Pubblichiamo questa "lettera" di Ettore Masina, figura importante e significativa del mondo cattolico, nella quale con la lucidità e la schiettezza che lo contraddistinguono riflette sul dramma della guerra di Gaza e sulle contraddizioni nelle quali noi ci arrovelliamo.
Pubblichiamo questa "lettera" di Ettore Masina, figura importante e significativa del mondo cattolico, nella quale con la lucidità e la schiettezza che lo contraddistinguono riflette sul dramma della guerra di Gaza e sulle contraddizioni nelle quali noi ci arrovelliamo.
Arabi e israeliani, quel dialogo in frantumi (David Menghnagi)
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Il conto, prego! (Geries Koury)
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Intervista a Geries Koury, palestinese di nazionalità israeliana, teologo cristiano che vive in alta Galilea pubblicata sul n. 71 di "Bocche Scucite. Voci dalla Palestina occupata".
- Breve aggiornamento sulla situazione couscous e la Palestina (Irene Panighetti)
- Ritorno in Libano (parte 3) (Imad El Rayes)
- Bocche scucite - Voci dai territori occupati: intervista a Nandino Capovilla
- Israele e Palestina: un appello
- Dal male può venire il bene? No, non è la fine della Palestina (Ali Rashid)
- Donne a Gaza (Brenda Gazzar)
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