• Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Il segno dei tempi più inquietante e invasivo di questi tempi dolenti è che il governo ha proibito i baci. Povero san Bernardo con i suoi nove sermoni sul bacio! E il Cantico dei Cantici!
Dall’emergenza virus che ha colpito il mondo e affligge l’Italia dobbiamo tuttavia ricavare, insieme al lutto, moniti e conferme che sarebbe colpevole ignorare.

La prima conferma è che ormai, al di là di tutte le preziose diversità di nazioni, di stirpi, di Stati, di colore, di cultura, di religione, di lingua e di sesso, c’è un solo popolo della Terra, c’è l’evidenza di una sua unità di origine e di destino, c’è la sua soggettività o persona collettiva che è in gioco.

Una guerra mondiale combattuta a pezzi e su terre che non sono quelle dei contendenti: questo è ciò che ancora una volta accade sotto i nostri occhi nel Medio Oriente, destando l'incubo di una guerra più estesa che potrebbe incendiare il Mediterraneo. Una sciagurata operazione di annientamento fisico del "nemico" apre infatti scenari di concreti rischi bellici, mentre si sta creando un'altra situazione critica in Libia, dove alcune potenze straniere potrebbero aprire una nuova sanguinosa battaglia.

Gli anziani faranno sogni, i giovani avranno visioni, diceva il profeta Gioele. Oggi, 27 dicembre, nel 72° anniversario della Costituzione repubblicana, viene pubblicato un appello di vecchi e giovani insieme che è nello stesso tempo sogno e profezia: il progetto politico, cioè, che dalla Costituzione degli Stati, che in molti casi è stata l’ultima salvaguardia dei popoli, si giunga a una Costituzione della Terra che ne possa impedire il suicidio e faccia sì che la storia continui.

1. La pace, cammino di speranza di fronte agli ostacoli e alle prove

La pace è un bene prezioso, oggetto della nostra speranza, al quale aspira tutta l’umanità. Sperare nella pace è un atteggiamento umano che contiene una tensione esistenziale, per cui anche un presente talvolta faticoso «può essere vissuto e accettato se conduce verso una meta e se di questa meta noi possiamo essere sicuri, se questa meta è così grande da giustificare la fatica del cammino».[1] In questo modo, la speranza è la virtù che ci mette in cammino, ci dà le ali per andare avanti, perfino quando gli ostacoli sembrano insormontabili.

Vedere usata e strumentalizzata la scuola di Barbiana e la foto di don Lorenzo Milani ci ha indignato.

Pax Christi ha la propria sede nazionale a Impruneta (FI), non lontano da Barbiana. Per noi, e per tantissime altre persone, il priore di Barbiana è un maestro, un testimone, un profeta. Spesso ci rechiamo sulla sua tomba nel piccolo cimitero a Barbiana, come ha fatto anche papa Francesco il 20 giugno 2017.

L'altro ieri, sabato 2 novembre, è scaduto con l'esito di tacito rinnovo (dato che il Governo non lo ha revocato) il Memorandum sugli accordi del 2017 fra Governo italiano e Governo del territorio libico di Tripoli. Questa scadenza impone due urgentissime domande ineludibili per la coscienza di tutti gli italiani.