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Dal quotidiano "La stampa" del 31 dicembre 2005. Barbara Spinelli è una prestigiosa giornalista e saggista; tra le sue opere segnaliamo particolarmente Il sonno della memoria, Mondadori, Milano 2001, 2004; una selezione di suoi articoli è in una sezione personale del sito del quotidiano ( La stampa ).

Tratto da "La nonviolenza è in cammino" - n. 1163 di mercoledì 4 gennaio 2006

Mente la seconda ondata pandemica, sta galoppando , abbiamo uno Stato debolissimo, un Governo che si barcamena, un Parlamento inesistente.... e le Regioni che remano contro, a prescindere dalla situazione gravita esistente negli ospedali e nei territori . Tra le vittime del Covid, è impossibile non annoverare l’insieme delle istituzioni costituzionali.

Cara cittadina, caro cittadino,

lunedì 19 ottobre abbiamo depositato presso la Cancelleria della Corte di Cassazione la proposta di legge di iniziativa popolare dal titolo “NORME CONTRO LA PROPAGANDA E LA DIFFUSIONE DI MESSAGGI INNEGGIANTI A FASCISMO E NAZISMO E LA VENDITA E PRODUZIONE DI OGGETTI CON SIMBOLI FASCISTI E NAZISTI” contro la produzione e vendita di oggetti che richiamano a fascismo e nazismo e contro la diffusione in rete di messaggi che afferiscono a quelle ideologie che purtroppo, dobbiamo constatare sono sempre tanti e diffusi. Il giorno successivo vi è stato l’annuncio in Gazzetta Ufficiale. Ora inizia la fase più delicata e difficile, “la raccolta delle firme" , in un momento in cui i fascisti di oggi approfittano dell’emergenza sanitaria che coinvolge anche il nostro Paese per lanciare i loro messaggi di odio e di divisione.

Cosa e’ stato per molti della mia generazione, quel periodo chiamato “ il 68” durato almeno 15 anni?

Credere nella costruzione del Comunismo che , attraverso il soggetto “Classe Operaia” doveva compiere la missione utopica di cambiare la società, superando il capitalismo ed eliminando lo sfruttamento dell’uomo sull’uomo; il decidere il come ed il per cosa si studia e si lavora; costruire una comunità senza più sfruttati, in grado di realizzare sia la riconciliazione tra l’uomo e la natura, che far crescere una nuova cultura e la riconciliazione tra tutti gli esseri umani.

Siamo di nuovo alle prese con inni al fascismo e quant’altro. Questa volta denunciamo un gestore di una pizzeria che alza la mano per un saluto romano chiedendo scusa ad un quadro del Duce per aver servito alcuni clienti di colore. Scriveva Bob Marley “Fino a quando il colore della pelle sarà più importante del colore degli occhi ci sarà sempre la guerra”. Ed un po’ è così, perché ancora oggi nel 2000, nella società multietnica che non è uno spauracchio, ma una realtà, nel mondo in cui siamo tutti interconnessi, dei voli low cost e dei progetti Erasmus, qualcuno ancora agita fantasmi del passato, espone quadri di dittatori sanguinari e ci vorrebbe riportare alla piccola Italietta autarchica, autonoma, che difende la presunta razza italiana.