La visita del Papa in Palestina. Il palco e il muro (Bocche Scucite)
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Un prima messa fuoco del viaggio del Papa per evidenziare la sua denuncia
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Alcune riflessioni immediate rispetto al viaggio del Papa e alle condsiderazioni della sirtuazione di ingiustizia del popolo Palestinese, inviateci con il n. 77 del 15 maggio 2009 di "Bocche Scucite: voci dalla Palestina occupata"
Basta espulsioni di palestinesi da Gerusalemme Est (Un ponte per...)
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Pubblichiamo l'appello inviato da "Un ponte per..." contro le espulsioni dei Palestinesi da Gerusalemme Est.
Per aderire all'appello inviare una mail a:Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
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Fermiamo il massacro in Palestina (Buratti Gino)
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Scrivo di getto perché non è più "tollerabile" l'arroganza e la violenza che scientificamente il governo di Israele mette in campo in una operazione che altro non può definirsi che di "pulizia etnica".
Il dramma è che in occidente ormai ci siamo assuefatti ad un livello di violenza assurda, per cui siamo diventati incapaci di indignarci e di reagire.
Il dramma è che in occidente ormai ci siamo assuefatti ad un livello di violenza assurda, per cui siamo diventati incapaci di indignarci e di reagire.
Fermiamo il massacro a Gaza (Un Ponte per...)
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Comunicato
Stampa
FERMIAMO IL MASSACRO A
GAZA
Il Governo israeliano sabato 27
ottobre 2008 ha lanciato un massiccio attacco militare su Gaza: centinaia di
bombe su 240 obiettivi, nella zona più densamente popolata del mondo. Il
risultato era inevitabile e qualifica questi attacchi come crimini di guerra,
che hanno causato ad oggi la morte di oltre 292 palestinesi e il ferimento di
più di 600 persone, tra cui moltissimi civili. La tragedia si aggiunge a 2 anni
di assedio in cui Gaza è stata tagliata fuori dal resto del mondo producendo la
più grave crisi umanitaria dall'inizio dell'occupazione israeliana, con il 79,4%
della popolazione della striscia sotto la soglia di povertà, ed un tasso di
disoccupazione del 45,5% (Palestine Monitor Factsheet).
Da Gaza (Vittorio Arrigoni)
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La nottata è trascorsa insonne, non poteva essere diversamente.Boati e sirene su tutta la città. Ogni bomba quanti morti sono?sono stanco di ascoltare le esplosionidi contarli, i morti,ma non posso farne a meno.
Siamo a 290 decessi,ma i feriti, per lo più gravissimi, con arti mutilati o maciullati,fanno impennare il bilancio verso l'alto ogni ora. Ho bisogno di tranquillanti.Non riesco a levarmi dalla mente i volti sorridenti di quei ragazzi che, appena sbarcato, la settimana scorsa con la Dignity del Free Gaza Movement, ho abbracciato uno per uno.
Siamo a 290 decessi,ma i feriti, per lo più gravissimi, con arti mutilati o maciullati,fanno impennare il bilancio verso l'alto ogni ora. Ho bisogno di tranquillanti.Non riesco a levarmi dalla mente i volti sorridenti di quei ragazzi che, appena sbarcato, la settimana scorsa con la Dignity del Free Gaza Movement, ho abbracciato uno per uno.
Manifestando a Tel Aviv contro la guerra (Adam Keller)
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Pubblicato su Notizie Minime della nonviolenza, n. 685 del 30 dicembre 2008
Traduzione di Floriana Lipparini dell'articolo di Adam Keller per "The Other Israel" dal titolo "Guerra a Gaza. È cominciata", datato Tel Aviv, 27, a testimonianza dell'azione dei pacifisti israeliani.
Traduzione di Floriana Lipparini dell'articolo di Adam Keller per "The Other Israel" dal titolo "Guerra a Gaza. È cominciata", datato Tel Aviv, 27, a testimonianza dell'azione dei pacifisti israeliani.
Questa mattina, alcuni di noi si sono alzati ansiosi di ascoltare il primo notiziario sperando ancora nell'impossibile. Questa mattina, più di duecento cittadini di Gaza i cui nomi probabilmente non conosceremo mai si sono alzati senza immaginare che fosse la loro ultima mattina. E anche nella città di confine israeliana di Netivot il cinquantottenne Beber Vaknin si è alzato ed è andato a passeggiare per le tranquille strade del weekend nella sua cittadina natale, senza sapere che molto prima del tramonto sarebbe diventato un numero nelle statistiche...
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