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Prima ancora di chiedersi “che fare” bisogna cercare di capire che cosa è successo il 26 maggio e anche le ragioni di un così repentino cambiamento della geografia elettorale.
La democrazia non perdona, gli errori, gli sgarri li fa pagare ad usura. Essa ha un effetto moltiplicatore, e come moltiplica straordinariamente i fattori positivi immessi nel corpo sociale (le fortune del Welfare State ne sono state nel secolo scorso un esempio) così moltiplica il negativo della cattiva politica e del maldestro pensiero.

Per gli amici. Riflessione privata domenicale, di certo laica, anche perché poi a messa domenica non sono andato.

Don Corrado Krajewski con il suo atto illegale di riallaccio della corrente allo stabile occupato a Roma da famiglie di diverse etnie e classi sociali ha fatto un gesto che ha una grande rilevanza simbolica, che è giusto sottolineare, nel senso che permette riflessioni sul piano politico sociale rispetto alle considerazioni sulla strategia politica autoritaria delle forze di destra. Nel piccolo per esempio, rispetto al fascismo storico, fa venire a mancare un puntello importante, quello della chiesa, che si riassumeva in quella parola d’ordine usata sempre in maniera populista e demagogica: Dio-Patria-Famiglia.

I fatti di Palermo costituiscono una minaccia alla libertà dei cittadini e un attentato gravissimo ai diritti sanciti dalla Costituzione: la libertà di opinione e la libertà di insegnamento. Una insegnante è stata esclusa per quindici giorni dall’insegnamento e da parte dello stipendio (ridotto alla metà) per non aver vigilato su un video dei suoi alunni che accosta il decreto salviniano sulla sicurezza alle leggi razziali del 1938 (cosa peraltro pensata da almeno un terzo degli italiani).

La nave saudita «Bahri Yanbu», carica di armi che rischiano di essere utilizzate anche nella guerra in Yemen, sta cercando di attraccare nei porti europei per caricare armamenti destinati alle forze armate della monarchia assoluta saudita. Dopo aver caricato munizioni di produzione belga ad Anversa, ha visitato o tentato di visitare porti nel Regno Unito, in Francia e Spagna, e dovrebbe attraccare nel porto italiano di Genova a partire dal 18 maggio prossimo.

Siamo genitori e insegnanti dell’I.C. Simonetta Salacone, la scuola che frequentano tre delle quattro figlie di Suzana, la donna rom (nata in Italia) che ha finalmente avuto la possibilità di dare una casa alla sua famiglia con l’assegnazione di un alloggio popolare a Torrenova.

Un diritto che si è conquistata regolarmente e legalmente.