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Le notizie che vengono dall’Indio-America sono molte e il Mininotiziario può coprire solo una minima parte, selezionando quelle che, sommandosi, alla fine danno un modo di lettura, come tasselli di un putzle. Disponibilità di energie permettendo sto provando a integrare con una serie di segnalazioni, periodicità e estensione delle quali è affidata alle circostanze. Grazie per commenti e suggerimenti. Ricordo che altri documenti di un certo rilievo vengono pubblicati nelle news del sito www.kanankil.it dove permangono per 3-4 settimane e poi passati nell’archivio. Aldo

Sono trascorsi quasi 20 anni dall’insurrezione armata degli indigeni zapatisti del Chiapas (1 gennaio 1994) e 30 dall’arrivo, nelle cañadas di Ocosingo, di un esiguo gruppo di militanti cittadini scampati alla guerra sucia: <<un gruppo di illuminati che arriva dalla città per liberare gli sfruttati si trova, più che illuminato, messo a confronto dalla realtà delle comunità indigene […] Quanto tempo ci abbiamo messo per renderci conto che dovevamo imparare ad ascoltare e, dopo, a parlare? Non sono sicuro, sono passate già non poche lune, però io calcolo per lo meno due anni. Cioè, ciò che nel 1984 era una guerriglia rivoluzionaria di tipo classico (sollevazione armata delle masse, presa del potere, instaurazione del socialismo dall'alto, molte statue e nomi di eroi e martiri dappertutto, purghe, eccetera, infine, un mondo perfetto), per il 1986 era già un gruppo armato, indigeno in modo imbarazzante, che ascoltava con attenzione e balbettava appena le sue prime parole con un nuovo maestro: i popoli indios>>. [da Chiapas: La tredicesima stele del Subcomandante Marcos].

Inviamo una profonda e seria riflessione di Waldemar Boff, nostro referente a Petropolis e nella Baixada Fluminense - Brasile sul lavoro che da oltre 20 anni, prima con il Seop (Servizio Educazione Organizzazione Popolare) e dopo con Agua Doce 21 stanno portando avanti. Sviluppando la memoria storica del progetto fino ad oggi. Questa riflessione la troverete, per chi lo riceve, anche sul nostro trimestrale “In Dialogo” Notiziario della Rete Radié Resch. Buona lettura.Saluti e pace, Antonio

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