Lettera alla CGIL della Spezia: "Quale futuro per la città militare?"
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- Categoria: Cultura di Pace
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La città della Spezia è dalla nascita del Regno d'Italia uno dei principali poli dell'industria militare nazionale: l'Arsenale militare fu costruito tra il 1962 e il 1869 e poi arrivarono Oto Melara, Fincantieri, MBDA e tutta una serie di industrie militari minori, oltre al Comando Subacquei e Incursori (Consubin) e alla base Nato (Nato Undersea Research Centre).
La CGIL della Spezia ha organizzato una tre giorni dal titolo “Avanti Popolo”. Un gruppo di associazioni locali ha scritto ai promotori dell'iniziativa la seguente "Lettera aperta", tratta dal sito di Unimondo.
Cari amici e amiche, dopo l'Arena di pace e disarmo del 25 aprile scorso, gli operatori e le operatrici di pace si stanno rimettendo in cammino:
«Il capitalismo ha chiamato valori spirituali le raffinatezze del suo codice di morale borghese e le maschere virtuose del suo disordine. Ed ha chiamato materialismo le rivendicazioni della giustizia e le collere degli uomini poveri», ha detto Emmanuel Mounier (1905-1950), il filosofo francese che nel secolo scorso parlava, tra l’altro, di una chiesa degli umili, e chiedeva un rinnovamento della coscienza cattolica. Basta guerre! Mai più vittime! Fermiamo la strage di Gaza.Per Pace, Libertà, Giustizia in Palestina e Israele, in Siria, Iraq, Libia, Afghanistan e Ucraina... Troviamoci tutti a Firenze il 21 settembre ascoltando popoli e società civili e costruendo un percorso di PACE e GIUSTIZIA
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In cammino per dissipare l'ombra di Caino
Mounier e le guerre dei poveri
Basta guerre! Mai più vittime! Fermiamo la strage di Gaza. Per Pace, Libertà, Giustizia in Palestina e Israele, in Siria, Iraq, Libia, Afghanistan e Ucraina... Troviamoci tutti a Firenze il 21 settembre