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Carissimi fratelli e sorelle,

è con grande gioia che vi accolgo, tutti, in questa bella Cattedrale di Campobasso, al termine della coinvolgente Marcia della Pace, dove abbiamo sperimentato quanto vera sia la fraternità, come via e fondamento della Pace. “Abbiamo affidato il cuore al compagno di strada, senza sospetti senza diffidenze, per guardare innanzi tutto a quello che cerchiamo: la pace nel volto dell'unico Dio. Affidarsi all'altro è qualcosa di artigianale, perché la pace è artigianale". (cfr Evangelii Gaudium, 244)

Chiariamo bene una cosa: il problema non è mai stato la Siria. Dopo che il governo britannico guidato da David Cameron ha subito la sconfitta più umiliante, quando i parlamentari ribelli di tutti gli schieramenti si sono uniti per impedire che il nostro paese partecipasse a una nuova guerra in Medio Oriente, ecco cos'ha detto il ministro delle finanze George Osborne: "Penso che a livello nazionale dovremmo cominciare a riflettere sul nostro ruolo nel mondo e a chiederci se il Regno Unito vuole fare la sua parte nel sistema internazionale, essere il grande paese aperto e commerciale che mi piacerebbe che fosse o tirarsi indietro. Spero che questo non diventi il momento in cui quanto pare, i voltiamo le spalle ai problemi del mondo". Non ha parlato di "nuovi spargimenti di sangue". Non ha detto che l'uso di armi chimiche è assolutamente inaccettabile".

Non basta essere il primo presidente di colore e democratico per rappresentare la novità, se poi nel concreto le politiche messe in atto non rappresentano una reale discontinuità con la logica imperialista che ha caratterizzato la politica americana negli ultimi decenni e con le politiche che contrastino l'aumento delle disuguaglianze.

La storia della Medicina non consiste solamente nei suoi progressi scientifici e terapeutici, ma anche nella storia del suo rapporta con la società in generale. In particolare, nell’uso che della Medicina è stato fatto per giustificare “scientificamente” pregiudizi sociali e politici, come le inferiorità razziali e delle donne, e la conseguente “necessità” di eliminare anche fisicamente esseri giudicati razzialmente o geneticamente inferiori.