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Nel giorno in cui i leader delle tre istituzioni dell'Unione europea hanno ricevuto il premio Nobel per la pace, Amnesty International ha riconosciuto il contributo dato alla pace, negli ultimi 55 anni, da questo organismo ma ha rilevato come i successi del passato siano sotto crescente minaccia.

Una corsa da record riservata solo agli amici degli F35.
Ieri i deputati della Commissione Difesa hanno battuto ogni record. In soli 75 minuti hanno approvato il disegno di legge delega di revisione delle Forze Armate. Hanno preso il testo uscito dal Senato e in quattro e quattr'otto lo hanno passato all'Aula di Montecitorio che lo ha già iscritto all'ordine del giorno della prossima settimana. In totale gli hanno dedicato 6 sedute, 8 ore e 40 minuti. In pratica una sola giornata di lavoro per fare quella riforma delle FFAA che non hanno fatto negli ultimi 20 anni.

All'indomani delle polemiche sulla Parata militare del 2 giugno, Flavio Lotti, coordinatore nazionale della Tavola della pace commenta la decisione del Presidente della Repubblica e lancia una nuova campagna con lo slogan "Lavoro, non bombe".

Prendo un vocabolario. Alla parola "pace" trovo: "stato d'animo di serenità, di perfetta tranquillità non turbata da passioni o ansie; sinonimo di quiete; assenza di fastidio, di preoccupazioni materiali; di dolore fisico; tregua; condizione di uno Stato che non si trova in guerra con altri. Riposare in pace = essere morto".

Per una festa della Repubblica e della Costituzione tutta civile
Signor Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano,

sono un cittadino che apprezza molti aspetti del Suo servizio civile alla Repubblica.
Voglio essere obbediente alla Costituzione italiana, scritta subito dopo il flagello del secondo conflitto mondiale, e proprio per questo tesa al ripudio della guerra stessa, come dispone l’articolo 11. È la stessa Costituzione che ci indica che la nostra Repubblica è fondata sulla forza del lavoro (articolo 1) e non delle armi.