Dal fascismo naturale alla postdemocrazia (Tommaso Fattori)
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Fascismo naturale e berlusconismo.
Il "fascismo storico" è un evento non più riproducibile: quella società e quel mondo - le sue condizioni e il suo contesto - sono mutati enormemente. Ma ciò non basta a rallegrarci e tantomeno a rendere la storia orientata verso il meglio. Allo stesso tempo ci sono permanenze profonde, elementi che attraversano il mutamento antropologico avvenuto nel corso del secolo breve: quell'indole nazionale che Luigi Pintor definì il "fascismo naturale" persistente nella società italiana. C'è qualcosa che rende fascismo, craxismo e berlusconismo capitoli diversi di una medesima autobiografia nazionale e non il succedersi -altrimenti inspiegabile- di parentesi in un discorso privo di frasi principali.
Il "fascismo storico" è un evento non più riproducibile: quella società e quel mondo - le sue condizioni e il suo contesto - sono mutati enormemente. Ma ciò non basta a rallegrarci e tantomeno a rendere la storia orientata verso il meglio. Allo stesso tempo ci sono permanenze profonde, elementi che attraversano il mutamento antropologico avvenuto nel corso del secolo breve: quell'indole nazionale che Luigi Pintor definì il "fascismo naturale" persistente nella società italiana. C'è qualcosa che rende fascismo, craxismo e berlusconismo capitoli diversi di una medesima autobiografia nazionale e non il succedersi -altrimenti inspiegabile- di parentesi in un discorso privo di frasi principali.
Rappresentanza politica e democrazia paritaria (Marinella Correggia)
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Pubblicato su "Nonviolenza femminile plurale", n. 121 del 9 agosto 2007, tratto dal sito www.50e50.it riprendiamo il testo della relazione svolta da Lidia Campagnano all'incontro sul tema '50 e 50: per una nuova esperienza della politica" svoltosi all'Università di Pavia il 12 maggio 2007 sulla proposta di legge e sulla relativa campagna promosse all'Unione donne in Italia (in sigla: Udi).
Ringrazio di cuore "Usciamo dal silenzio" e l'Università di Pavia per questo appuntamento al quale partecipo con molto piacere. E vi ringrazio per l'accoglienza che mi avete riservato, calda e gentile.
La proposta che l'Udi ha messo in campo è semplicissima: una proposta di legge di iniziativa popolare, costituita da un breve articolato con il quale si dichiarano irricevibili le liste lettorali che non alternino candidate e candidati e non prevedano una misura del 50% tra candidate e candidati, qualunque sia la forma assunta dalla competizione elettorale e di qualunque appuntamento elettorale si tratti, amministrativo o legislativo. Il nome e lo slogan della campagna è: "50 e 50 ovunque si decide".
Quello che mi preme di comunicarvi è il tessuto di pensieri che ha portato a questa proposta, e che intende reggere questa che sarà - dirò una parolaccia, anzi, due parolacce insieme, di quelle che non si usano più - una "campagna popolare".
Cosa voglia dire poi questa espressione, questo reperto archeologico, soprattutto se ripescato da donne, è cosa che secondo me dobbiamo o possiamo desiderare di decidere tutte insieme, in un vero e grande dibattito politico.
Semplice l'articolato di legge che offriamo alla firma di donne e uomini, complesso il tessuto di idee. Perciò, come in un dibattito fondato su una autenticità, di qui in poi dirò di ciò che io personalmente penso di portare nella campagna dell'Udi, invece che presumere di rendere un'idea "media" dei pensieri delle donne dell'Udi. E inizierò dalla mia lettura della proposta di legge.
Pubblicato su "Nonviolenza. Femminile Plurale", n. 128 del 27 settembre 2007
Ringrazio di cuore "Usciamo dal silenzio" e l'Università di Pavia per questo appuntamento al quale partecipo con molto piacere. E vi ringrazio per l'accoglienza che mi avete riservato, calda e gentile.
La proposta che l'Udi ha messo in campo è semplicissima: una proposta di legge di iniziativa popolare, costituita da un breve articolato con il quale si dichiarano irricevibili le liste lettorali che non alternino candidate e candidati e non prevedano una misura del 50% tra candidate e candidati, qualunque sia la forma assunta dalla competizione elettorale e di qualunque appuntamento elettorale si tratti, amministrativo o legislativo. Il nome e lo slogan della campagna è: "50 e 50 ovunque si decide".
Quello che mi preme di comunicarvi è il tessuto di pensieri che ha portato a questa proposta, e che intende reggere questa che sarà - dirò una parolaccia, anzi, due parolacce insieme, di quelle che non si usano più - una "campagna popolare".
Cosa voglia dire poi questa espressione, questo reperto archeologico, soprattutto se ripescato da donne, è cosa che secondo me dobbiamo o possiamo desiderare di decidere tutte insieme, in un vero e grande dibattito politico.
Semplice l'articolato di legge che offriamo alla firma di donne e uomini, complesso il tessuto di idee. Perciò, come in un dibattito fondato su una autenticità, di qui in poi dirò di ciò che io personalmente penso di portare nella campagna dell'Udi, invece che presumere di rendere un'idea "media" dei pensieri delle donne dell'Udi. E inizierò dalla mia lettura della proposta di legge.
Cronaca Trevigliana (Di Rienzo Maria)
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Giornata Nazionale delle Ferrovie Dimenticate
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COMUNICATO STAMPA
"Giornata Nazionale delle Ferrovie Dimenticate .Un progetto per il recupero ciclo-pedonale della Ferrovia Marmifera di Carrara"
Nell'ambito della Giornata Nazionale delle Ferrovie Dimenticate , prevista per la prossima domenica 2 marzo , Fiab - Ruota Libera Apuo-Lunense ha organizzato due manifestazioni per ricordare la Ferrovia Marmifera di Carrara, arditissima opera di ingegneria che ha pochi eguali in Italia (da 0 a 500 metri s.l.m. in poco meno di 14 km). Le iniziative che i cicloambientalisti apuani hanno inteso organizzare in questa importante occasione sono articolate in due giornate.
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