La matrice coloniale dei genocidi
- Iain Chambers
- Categoria: Palestina
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Ora che l’accusa di antisemitismo è divenuta una forma diffusa di violenza politica che censura il nostro linguaggio, potrebbe essere utile suggerire come il sionismo stesso sia in realtà antisemita. In quanto dispositivo coloniale occidentale, il sionismo espone il suo antisemitismo in modo più evidente nell’insistere sulla separazione dalle molteplici culture del suo passato ebraico, comprese le loro varie sistemazioni nell’Islam e nel mondo arabo. Si presenta solo in termini bianchi e occidentali, il che significa storicamente e politicamente per il resto del mondo, coloniale.
Il cielo di Gaza
- Alberto Moriconi
- Categoria: Palestina
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Il volto di madre
lo sguardo atterrito
intorno macerie
annerite dal fumo
che nasconde i contorni
di un paesaggio già noto, lo avvolge in
una sorta di nero
sudario
triste conferma del
presente, sicuro
presagio di un
uguale futuro.
La crudeltà dei volti
- Chiesa di tutti Chiesa dei poveri
- Categoria: Palestina
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Molto è stato detto sull’elezione di Trump alla Casa Bianca, non insisteremo perciò qui sulle diagnosi, più o meno allarmate, su quanto potrà accadere soprattutto a Gaza, dato lo stretto rapporto della famiglia Trump con Israele e Netanyahu: c’è il rischio di un incentivo al suicidio di Israele, come lo chiama Anna Foa, e di una sua ricaduta sul popolo ebraico della diaspora, come fanno presagire le violenze scatenatesi ad Amsterdam tra olandesi e tifosi ultras israeliani; né si può non essere atterriti al preannuncio trumpiano della deportazione di milioni di immigrati dagli Stati Uniti.
Lettera ai nostri contemporanei del popolo ebraico della diaspora
- Raniero La Valle, AA.VV.
- Categoria: Palestina
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Carissimi Ebrei della Diaspora,
vi scriviamo per parteciparvi una duplice angoscia che cresce in noi a partire da quel 7 ottobre del 2023, quando un’efferata azione dei palestinesi di Hamas fece scempio di un gran numero di ebrei di Israele e di molti non israeliani sui bordi della “striscia” di Gaza.
Insieme al dolore per le vittime e alla esecrazione per la brutalità dell’aggressione, la prima di tali angosce ha tratto origine dalla percezione che le conseguenze di quella azione, con tutto il male che portava con sé, sarebbero ricadute sulla intera popolazione di Gaza e sul popolo palestinese in quanto tale, ovunque situato, nei territori colonizzati della Cisgiordania come nei Paesi vicini.
L’altra angoscia è sorta, ed è cresciuta nel tempo, dalla considerazione che le conseguenze della spietata ritorsione intrapresa dagli Ebrei delle Israel Defence Forces, con tutto il male che porta con sé, ricadranno sull’intero popolo ebraico, sia privando di ogni sicurezza, ad onta di ogni possibile difesa, i cittadini dello Stato di Israele, sia mettendo a repentaglio, con risultati imprevedibili, il popolo ebraico della Diaspora in quanto tale.
È ora di esigere con decisione una Convention sul Genocidio
- World Beyond War (Traduzione Andrea De Casa)
- Categoria: Palestina
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“Mentre la Repubblica Sudafricana ha ufficialmente accusato Israele di genocidio, la Corte Internazionale di Giustizia ha ufficialmente riconosciuto la fondatezza della mozione, e che Israele deve interrompere le uccisioni, e mentre diverse Nazioni hanno già espresso comunicazioni ufficiali a sostegno di questa causa, c’è ANCORA bisogno di ciò di cui abbiamo avuto bisogno per mesi: di un maggior numero di Nazioni che formalizzino il loro sostegno a tale accusa e che la indirizzino alla Corte di Giustizia Internazionale. È per tale motivo che vi chiediamo di inoltrare ulteriormente la email con la quale avete ricevuto questo messaggio.
“È possibile misurare i mali prodotti dalle parti coinvolte in un conflitto? Alcune considerazioni tra algebra, intenzioni e altre implicazioni morali” : riflessioni su un discorso del Prof. Gad Saad
- Andrea De Casa
- Categoria: Palestina
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“In questo articolo si riporta, tradotto in italiano, un discorso del prof. Gad Saad1, docente universitario e ricercatore in Psicologia Evoluzionistica, pubblicato sulla sua pagina Facebook personale il giorno 1° Ottobre 2024. A seguire, si riporta una serie di miei commenti, sempre tradotti in italiano, che ho voluto esprimere nella primaria intenzione del promuovere una visione ad ampio spettro sui molteplici aspetti di verità che caratterizzano il conflitto Israelo-Palestinese attualmente in corso, un passo che ritengo fondamentale se si vogliono perseguire atteggiamenti distensivi e di conciliazione delle parti coinvolte. Questi miei commenti sono stati scritti in due parti successive la prima i 2 Ottobre e la seconda il 4 Ottobre. Al giorno del 6 Ottobre non avevo ancora visto alcuna risposta pubblicata ai miei commenti, sempre nella bacheca della pagina Facebook del Professore, ma non posso escludere che dopo la pubblicazione di questo articolo ne possano essere succeduti. Per questo riporto per gli interessati il link alla pagina Facebook del professore per prendere visione del post e successivi commenti in versione originale Inglese: https://www.facebook.com/Dr.Gad.Saad ”
Il neosionismo è destinato a fallire
- Chiara Cruciati, Ilan Pappé
- Categoria: Palestina
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Intervista allo storico israeliano Ilan Pappé sull’evoluzione del progetto coloniale israeliano: «La destra messianica non può sopravvivere senza reclutare l’intera società ebraica. Gli ebrei liberali si trasferiscono all’estero, quelli fuori protestano»
«È già accaduto in Medio Oriente: ebrei, cristiani e musulmani hanno vissuto insieme, è nel dna della regione. Lo dice la storia: sono stati molto più lunghi i periodi di coesistenza che quelli di conflitto». Lo storico israeliano Ilan Pappé, autore di ricerche e di libri che hanno stravolto la narrazione intorno alla Nakba palestinese e alla fondazione dello Stato di Israele, ne è ancora certo: uno stato unico democratico non è un’utopia. Nemmeno dopo un anno di brutalità senza precedenti. Lo incontriamo a Roma, dove presenta il suo nuovo libro, Brevissima storia del conflitto tra Israele e Palestina, edito da Fazi (144 pagine, 15 euro).
- Un anno dopo la falsa libertà dell’indifferenza
- La pace è possibile se la si desidera
- Chi fa saltare l'ordine internazionale
- Studio Lancet: Israele avrebbe ucciso 186.000 palestinesi a Gaza, il 7.9% della popolazione
- Sono diventato un attivista perché sono stato un soldato nell’esercito israeliano
- Distruzione della sanità, genocidio per logoramento
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