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Questo numero del notiziario settimanale è il n. 1000. Dal 17 gennaio 2005 ogni settimana, quasi senza interruzioni, con magari qualche numero speciale, inviamo il nostro notiziario ad una mailing list che negli anni è cresciuta (https://www.aadp.it/index.php/archivio-completo-notiziari).

Non è stato un traguardo scontato, nemmeno facile, ha richiesto impegno, disponibilità di volontari a farsene carico: lo sforzo di cercare articoli e di produrne per offrire un servizio di una piccola realtà di provincia quale è l'Accademia Apuana della Pace che offra una in-formazione sui temi della pace e della nonviolenza, declinati ovviamente a 360 gradi: non si può costruire pace se non si affrontano i temi della solidarietà, delle disuguaglianze, della giustizia, della distribuzione delle risorse, dell'ambiente e delle risorse energetiche, del lavoro, delle discriminazioni tutte (genere, nazionalità, orientamento sessuale e religioso) dei modelli internazionali, del dialogo interreligioso...

Se Rosa Parks o Martin Luther King non avessero alzato la loro forte voce di dissenso contro un sistema legale e sociale che volevano mettere in discussione, forse non avrebbero avuto ascolto.

E a chi ha pronunciato quelle parole di dissenso, noi non possiamo che dire grazie

L’articolo 21 della nostra Costituzione cita: “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione”.

E così pure l’art. 10 della Convenzione europea dei diritti umani e dall’articolo 19 del Patto internazionale delle Nazioni Unite sui diritti civili e politici dichiarano che la libertà di opinione è un diritto fondamentale.

Ci spiace molto aver appreso che don Modesto Habinsuti Subwanone sia stato aggredito, gli auguriamo una pronta guarigione. Quando abbiamo letto che vive a Goma, ci è apparso chiaro il perchè. La notizia coincide con quanto ci riferiscono quotidianamente diversi amici congolesi: Goma da qualche mese è assediata dal gruppo armato M23, filorwandese; l'esercito congolese li è allo sfascio, non pagato, senza direzione; bande armate specie di notte, entrano nelle case picchiano e rubano. Così è ogni giorno ...

La guerra, già in atto, è tra noi e siamo tutti coinvolti.

Diciamo no alla chiamata alle armi, alla mobilitazione militare, all’ipotesi di ritorno della leva obbligatoria. Ci dichiariamo da subito obiettori di coscienza”: è questo il messaggio che il Movimento Nonviolento lancia con la Campagna di Obiezione alla guerra.

In questo momento nel mondo sono in corso più di trenta guerre, oltre 23 situazioni di crisi, più di 12 missioni Onu. La spesa per armamenti si accresce esponenzialmente mentre vi sono popolazioni che non riescono a vedere soddisfatti i più elementari bisogni umani. “Il pianeta è sull’orlo di un baratro”, il monito che il Segretario Generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha pronunciato pochi giorni fa. Come non coglierne l’urgenza.

Nel ringraziare tutte e tutti per la vostra partecipazione, prima di annoiarvi con la mia introduzione a questa manifestazione, permettetemi di esprimere la nostra solidarietà a quei giovani studenti che ieri, in occasioni di una manifestazione contro la guerra in Palestina, hanno subito un'inaudita ed assurda violenza da parte delle forze dell'ordine.

Azione questa che purtroppo non è un fatto isolato e davvero si configura come un attacco alla libertà di espressione e a quella di manifestare liberamente, confermando come l'atteggiamento violento del potere nei confronti del dissenso sia il grimaldello con il quale si possano davvero mettere in discussione i fondamentali della nostra carta costituzionale.