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Questa volta non si può dire che il solo colpevole sia Israele. Il fatto è troppo enorme. Grandi responsabilità ricadono su tutti quelli che - gli Stati Uniti anzitutto, la comunità internazionale nel suo insieme e ancora più in generale un «discorso» che ha mistificato e mistifica la verità al di là di ogni ragionevolezza - hanno permesso a Israele un'impunità che l'ha convinto della bontà assoluta di una strategia che si fonda sull'intransigenza senza il minimo spiraglio e sulla forza preventiva come sola politica (in realtà una non-politica). Il leit-motiv era che Israele non poteva perdere nessuna battaglia perché ciò avrebbe comportato perdere la guerra.

Dopo la strage e il sequestro delle navi della pace, la Tavola della pace, la Piattaforma delle Ong per il Medio Oriente - Associazione delle Ong Italiane e il Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani invitano tutti a firmare l'appello "Io sto con la pace".

Roma, 31 maggio - Questa mattina, alle ore 4.30, col favore del buio della notte, la Marina israeliana ha attaccato la Freedom Flotilla in acque internazionali con navi ed elicotteri, causando decine di morti e feriti tra gli attivisti per i diritti umani a bordo della nave turca Mavi Marmara. Una strage inutile che osserviamo con dolore.

La COOP Italia ha recentemente annunciato la decisione di sospendere la commercializzazione dei prodotti provenienti dalle colonie israeliane nei territori palestinesi occupati. Questa decisione è frutto delle segnalazioni da parte dei propri soci e degli attivisti della coalizione Italiana contro la Carmel-Agrexco, il più grande esportatore israeliano di prodotti agricoli, che esporta anche il 60-70% dei prodotti dalle colonie.

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