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il 2° Circolo di Ercolano all'EXPOScuola 2005

Baronissi- Salerno 9-12 novembre 2005

Promozione ,Cultura ,Educazione per la Pace


"Un papato speso a unire popoli lontanissimi, a ridare dignità a culture trascurate dalla Chiesa Cattolica, all'insegna del principio cristiano che vuole la vita bene supremo per tutti gli uomini. Un esempio straordinario per le nuove generazioni.
La scuola in che termini, sulla scorta dell’esperienza di Giovanni Paolo II, si misura oggi con l’esigenza di rileggere la storia, per scrivere nei tratti un futuro più corrispondente alle aspettative delle nuove generazioni?"

Tratto da “La nonviolenza è in cammino” - Numero 1247 del 27 marzo 2006

Esiste un rapporto ineludibile tra storia, memoria e soggettività,.
Eppure il rapporto con il passato, in termini di conoscenza critica, è sempre più labile e flebile. Non solo assistiamo ad una sorta di cancellazione o di rimozione di avvenimenti passati che pure hanno fatto "la storia"; ma è profondamente messa in crisi la memoria pubblica, la memoria condivisa di quello che è stato, che dovrebbe affiorare nel rapporto esplicito con il passato, con la storia.

Perdonatemi se dal 24 febbraio ripeto la stessa cosa, come un disco rotto, ma questa guerra non potrà essere vinta. Non potrà essere vinta dall’Ucraina contro una potenza nucleare come la Russia, e Zelens'kyj non potrà riprendere il Donbass, tanto meno la Crimea. Né potrà essere vinta dall’aggressore, anche se in questo caso gli obiettivi militari e geopolitici sono certamente megalomani ma meno chiari: probabilmente la vera aspirazione di Putin è sedersi a un tavolo con Biden e Xi Jinping per ridiscutere gli equilibri di potenza globali.

Ieri 10 ottobre l’Occidente si è accorto di avere dichiarato guerra alla Russia, una guerra di cui si dice che non possa avere alcun altra fine che la sua sconfitta, con la vittoria dell’Ucraina, cosa che nessuno aveva mai osato pensare durante tutto il lungo calvario della guerra fredda, neppure il peggior Biden che gli Stati Uniti possono avere avuto, Nixon o Johnson che fosse La sorpresa è che la Russia questa guerra si è messa a combatterla, invece di scappare, come aveva detto mettendola alla gogna Zelensky.