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Sono un’ebrea italiana della generazione post-1945, ebrea da generazioni da parte di entrambi i genitori. Sento il bisogno impellente in queste ore di angoscia e di guerra tra Gaza Palestina e Israele di rivolgermi ad altri ebrei italiani perché non riesco a credere che non provino lo stesso sgomento e la stessa repulsione per la carneficina che Israele sta compiendo a Gaza.

Um Al-Amar, Striscia di Gaza,

La data non conta: ho vivissimo il ricordo della visita alla bellissima scuola costruita dall’Ong italiana Vento di Terra con i finanziamenti della Cooperazione italiana e della Conferenza Episcopale. Sono circondato di bambini pieni di vita e fatico a convincerli a stare buoni mentre intervisto il presidente Massimo Annibale Rossi.

I cristiani di Terra Santa ci chiedono di agire. E Subito. In questi giorni, nei Territori Palestinesi Occupati, la Delegazione di Pax Christi Italia ha ricevuto direttamente dalle mani dei responsabili di Kairos Palestina questo Appello che trasformiamo in

DUE PRECISE AZIONI CHE TUTTI NOI POSSIAMO FARE:

Nella turbolenta Palestina di duemila anni fa, Pietro battezzava anche i nemici

di Mario Pancera

La Palestina ai tempi di Gesù è grande poco più della nostra Calabria: la si pensi a quei tempi e la si veda oggi. È sul Mar Mediterraneo, come la Tunisia, la Libia, l’Egitto, ma siamo mentalmente abituati a pensarla lontana. Fa parte del Vicino Oriente e forse la seconda parola ci distrae dalla realtà geografica.

Noi ONG italiane ci uniamo all'appello di numerose organizzazioni internazionali operanti in Palestina perché tutte le parti coinvolte nel conflitto in corso a Gaza cessino le operazioni militari e perché vengano garantite la protezione della popolazione civile e la fine del blocco di Gaza.

«A Gaza stanno morendo i civili, i bambini, gli ammalati ricoverati in ospedale. A Gaza stanno morendo medici, infermieri, personale sanitario di ogni tipo, nostre colleghe e nostri colleghi, che fanno il nostro stesso lavoro e che, se non muoiono, vedono i loro ospedali bombardati giorno e notte». Erano da poco passate le 13.30, quando dall'interfono dell'Opa si sentono pronunciare queste parole.

Dear Dr Horton,

Noi, sottoscritti, siamo medici e scienziati che spendono la loro vita nella cura e la tutela della salute e della vita umana. Siamo inoltre persone informate; insegniamo l'etica delle nostre professioni, insieme alle conoscenze e alla pratica delle stesse. Noi tutti abbiamo lavorato a Gaza e da anni conosciamo la sua situazione.
Sulla base della nostra etica e pratica, denunciamo ciò cui stiamo assistendo nell'aggressione di Gaza da parte di Israele.