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Occorre far sentire la nostra voce al parlamento ed al governo italiano affinchè questi riconoscano lo Stato di Palestina, come impegno di pace e riconoscimento dei diritti del popolo palestinese.
Come Rete della Pace, Rete Italiana Disarmo, Sbilanciamoci, Tavolo Interventi Civilid i Pace abbiamo inviato al Presidente del Consiglio ed al Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale una lettera formale di richiesta di riconoscimento dello Stato Palestinese.

La lettera aperta pubblicata oggi dal quotidiano “Yediot Aharonot” e rivolta al premier israeliano Netanyahu, è di quelle che riaprono il cuore alla speranza. La firmano 43 ufficiali e soldati riservisti del corpo d’élite dell’intelligence 8-200, cui è affidata la sorveglianza dei territori palestinesi occupati.

Le aggressioni israeliane contro Gaza si concluderanno probabilmente quando le forze armate israeliane avranno esaurito la scorta di munizioni, senza un nulla di fatto, perché Hamas continuerà a governare la Striscia, e il governo israeliano sarà pronto a rispondere con crudeli rappresaglie ad ogni uscita offensiva dei palestinesi; ci sarà “solo” qualche migliaio di civili assassinati in più, quelli che le gerarchie militari chiamano “danni collaterali”.

La mancanza di acqua, servizi igienico-sanitari sono causa dell'esplosione di malattie infettive a Gaza e minacciano la salute pubblica.

La popolazione civile di Gaza è in gravi difficoltà nell'accedere all'assistenza sanitaria, con solo 10 dei 56 Primary Health Care governative operative, solo 8 delle 22 cliniche dell'UNRWA aperte, mentre la maggior parte dei distretti sanitari delle ONG sono chiusi.